domenica 20 novembre 2011

Dai, e prendilo quell’aereo..


S
timoli stimoli e stimoli. La questione è tutta lì. Dove ci portano? Lontano, e ne sono convinto. Prendete la mia atavica paura di volare; non ci ho mai dato peso, soprattutto quando la mancanza di finanze ti impediva persino di immaginare un ipotetico viaggio. La giustificazione era pronta: non ci sono soldi, ho paura e tanto non posso permettermelo. Prendete ora la mia voglia di viaggiare e di liberarmi delle ragnatele che da tempo mi stanno avvolgendo. Aggiungete la sopraggiunta e tanto agognata indipendenza economica. Posso farlo! Oh Dio, adesso non posso più farne a meno, devo farlo! Non ho più scuse. Ora, non sempre il desiderio di conoscere posti nuovi può risultare sufficiente. Con chi farlo? Da solo? Ci può anche stare ma nonostante ne abbia più volte ventilato la possibilità, stento a convincermi. Da qualche tempo mi sto divertendo ad usare Skype. Vincendo la mia proverbiale timidezza sono passato dalla semplice chat, a quella vocale e finalmente all’uso della webcam. Mi diverte! Non ho molto tempo per stare ore in video ma mi piace l’idea di poter dare una mano al mio Inglese malato e allo stesso tempo fare nuove conoscenze. Lo stimolo sta lì. Se come molti affermano, il senso di un’amicizia sta anche nella concreta possibilità che ad essa si dà di diventare reale, perché limitarsi in nome dell’atavica paura? Io sono un diesel. Ce ne impiego eccome di tempo a carburare: i miei passi sono lenti, compassati. L’esperienza di questo 2011 mi dice che non c’è spazio per programmi a lungo termine. Ma la fantasia, quella, non mi manca. E allora mi concedo di immaginarmi seduto ( e terrorizzato ) all’interno di un aeromobile pronto a spiccare il volo. Non so quante volte avrò fatto questo discorso. Il post l’ho scritto per parlare di stimoli: quelli ci sono, non ci sono dubbi; a questo punto non posso fare altro che vincere la paura. Anche per dare un senso alle nuove conoscenze, anche per scoprire che se si può, si deve. Probabilmente questo articolo rimarrà come sempre lettera morta, rimarrà lì tra le tante cose dette e mai realizzate. Ma, tra viaggi devastanti su Trenitalia e fine settimana all’interno di quattro mura, qualche stimolo in più dovrei averlo.

aereo002-1

7 commenti:

  1. Le paure vanno fatte tacere, non ti permettono di provare. Non dico che si deve essere incoscienti, ma un conto è la prudenza - sempre giusta -, un'altra è mera paura.

    Io a volte ho avuto timori e paure prima di far qualcosa, ma poi sono sempre stato soddisfatto ad averla fatta. Invece a volte mi chiedo cosa sarebbe stato se avessi fatto quella cosa. Non pesano più le paure ma i rimorsi di non aver fatto.

    E prendilo allora quell'aereo.

    RispondiElimina
  2. Le paure sono gli ostacoli della nostra vita e bisogna affrontarli. Solo se si superano si potrà proseguire nel cammino. Perchè non provare con un viaggio di breve durata? Potresti scoprire che una volta partito, la paura è svanita e che era solo nella tua mente. Io ho provato l'emozione di un viaggio in aereo, e ti assicuro che fa molta più paura affrontare l'utenza dello sportello!!! Non ci si può e non ci si deve mai arrendere, ricorda che volere è potere. Laila

    RispondiElimina
  3. Ciao Enzo.
    Con questo post, credo di aver ricevuto risposta affermatiava ad un quesito che mi son fatta giorni fa circa la tua paura sconosciuta.
    Avevo inteso che è quella di volare e "Dai, e prendilo quell'aereo.." me lo può solo confermare.
    Superarla si può.
    Te lo dice Elenuccia che ha fatto 10 ore (al primo volo) incollata al sedile dell'aereomobile senza mai alzarsi, neanche per fare plin plin ^___^
    Per il resto...buttati, sempre però con il paracadute appiccicato, può tornare utile in caso di difficoltà "a bordo" ^__^
    Non mi rimane che augurarti un sereno inizio settimana.
    Ele

    RispondiElimina
  4. Se senti di dover prendere quell'aereo prendilo, da solo o meno, prendilo e basta.

    Ho inteso l'aereo come metafora, ma anche se non lo fosse... a volte bisogna smettere di pensare (il che non significa diventare completi idioti) o c'è il rischio di impazzire.

    RispondiElimina
  5. Paolo: giustamente i rimorsi lasciano l'amaro in bocca. Troppo rimuginare sulla cosa non aiuta. Hai ragione, un abbraccio.

    Laila: il tuo puntuale commento come sempre mi rincuora. Vincere questa paura potrebbe segnare l'inizio di un volo anche più metaforico. Dai dai, ce la posso fare.

    Ele:si, ho letto nella tua mail del tuo viaggio. Credimi son convinto di poterlo fare e sento che ce la posso fare..

    Shuzzy: una volta tanto non ho usato metafore. Ma concordo in pieno sul fatto di smetterla di pensare. Se continuassi ti prego, chiama la neurodeliri.

    RispondiElimina
  6. Se hai voglia di migliorare l'inglese e parlare con gente a caso potresti provare siti come Omegle, che ti mettono in chat (testuale o con cam/microfono) con perfetti sconosciuti...ogni tanto mi è capitato di cazzeggiarci.

    RispondiElimina
  7. Grazie del consiglio, vado a dare un'occhiata! Buona giornata.

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails