venerdì 18 novembre 2011

Anche le gazzelle nel loro piccolo si incazzano

D
a piccolo non ero goloso. Ricordo che nei pomeriggi estivi (passati quasi interamente in cortile con gli amici di sempre), mia madre spezzava la mia voglia di vivere e giocare con un panino. Era l’ora della merenda. Burro e acciughe, a me piaceva tanto. Ho una vecchia foto del mio primo compleanno nella quale sono intento a tagliare la torta; in un’altra la divoro impiastricciandomi il viso. Ma io non ricordo, anche negli anni a venire, di una mia passione per i dolci. Un’amica alla quale un giorno confessai di non essere goloso di Nutella mi additò: “Tu non sai vivere”. Oggi la Nutella fa parte della mia colazione quotidiana, due fette di pane che ingurgito alle 6 del mattino. Ci sono ben altri orari per godere di questo piacere ma a me non è concesso. Capita che, quando il barattolo di vetro sta per finire, con il cucchiaio cerco disperatamente di raccogliere quanto rimane fino all’ultima palettata. Non chiedetemi il perché di questa premessa. Chi mi conosce sa che i miei discorsi hanno introduzioni che partono dalla notte dei tempi. Ci ho pensato oggi, mentre a Porta Nuova aspettavo il treno, dopo il lavoro. La metafora del vasetto di Nutella a cui cerchi di togliere tutto, fino in fondo, fino a renderlo pulito. Scavi scavi e scavi. Non solo i bambini sono golosi, anche gli adulti. Il loro barattolo di Nutella spesso siamo noi: siamo dolci, spalmabili, andiamo bene a qualsiasi ora. Tanto il dolce è qualcosa che torna sempre bene. Ci sono gazzelle incazzate negli ultimi tempi. Ci sono barattoli di Nutella che ormai sono quasi del tutto vuoti eppure, i golosastri sono lì a cercare di pulirli a palettate. Non mi piace vedere gazzelle incazzate. Non mi piace sentirmi un barattolo di Nutella. Eppure i tempi sono questi. Siamo alle solite. Io non credo che ci si potrà permettere di pensare che le gazzelle continueranno a correre senza fermarsi. Io non credo che una volta svuotato, il barattolo di Nutella potrà facilmente essere gettato nella spazzatura. Qui la situazione non mi piace. La metafora sembrerà banale ed idiota ma ci sta, me lo riconoscerete. Io sono un po’ stufo di sentirmi gazzella e barattolo di Nutella al tempo stesso. A questo punto mi attendo una reazione d’orgoglio. Sempre rimanendo dell’idea che sentirsi un po’ barattoli di Nutella ci può stare se si contestualizza la cosa, non mi va bene che si possa pensare che la cosa andrà avanti a lungo. Forza e coraggio gazzelle, incazzatevi. Vediamo cosa succederà. 

 
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7 commenti:

  1. Molto bello questo post!
    (Anche io da bambina ero più per il salato, ma ora...faccio quasi schifo tanto son golosa!)

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  2. Marcello grazie. Direi anche, "reale". Purtroppo.

    Alice! Io sono diventato un Nutellaro!

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  3. Bello! mi piace il paragone. Ho provato a immaginare una gazzella piena di Nutella...nulla di meglio per le feste natalizie!!!!A parte gli scherzi, hai perfettamente ragione, grattano il barattolo fino a incidere il vetro e non intendono cambiare barattolo. Sarebbe troppo semplice pensare di prenderne uno nuovo, ma dove trovare un barattolo nuovo da svuotare??? Non certo da noi, quindi diventa comodo continuare ad attingere a quello aperto.Buona domenica.Laila

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  4. Laila, abbiamo dnque un'idea regalo per le feste! Almeno ci si consola. Io mi chiedo se questa gente a furia di spalettare, e di spalmare non rischi un'indigestione. Buona domenica a te!

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  5. Pensavi queste cose mentre aspettavi il 17,20? C'ero anch'io su quel treno e ti assicuro che dà veramente una visione triste della realtà, ma lo sai meglio di me.
    Non so, ora tutti aspettiamo il miracolo, ma mi sa che ci toccherà sputare lacrime e sangue. Sempre ai soliti ovvio. Incavolarsi? A che serve?
    Proprio in questi anni che potrei andare in pensione, mi allungheranno i tempi e me la abbasseranno. Mia figlia che dovrebbe iniziare a lavorare, non trova lavoro, per cui si è rimessa a studiare... Direi che va tutto ottimamente no? Un abbraccio, e ricorda che la Nutella mangiata a cucchiaiate, senza pane, va direttamente ein circolo e dà certe sensazioni !!! ;)

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  6. Ciao Viola, no l'ho pensata mentre aspettavo il 15.20, quello del Venerdì giorno in cui esco alle 14. Hai ragione, quel maledetto 17.20 a due piani infonde profonda tristezza. Speriamo ripristino il vecchio con prima declassata. Eh si, la situazione è questa. Che fare? Impotenti e incazzati, ma sempre loro a manovrarci..

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