domenica 13 novembre 2011

Un bel respiro

I
eri mi sono concesso un’uscita serale. Tanto è inutile che continui a lamentarmi; non ci sarà mai (di certo) un fine settimana nel quale avere un aspetto presentabile. Sarà sempre così, almeno fino a che sarò a Torino. Se guardo il mio stato mentale e fisico al Venerdì sera, ogni weekend lo passerei coperto da ragnatele sempre più spesse. Nella mia mente passa di tutto non appena sopraggiunge la crisi esistenziale. E’ qualcosa di ciclico. Penso ad esempio alla concreta possibilità di cambiare lo stato di cose; ne traggo la conclusione secondo cui ciò è strettamente legato al mio progressivo avvicinamento a casa. Succederà: magari non a breve, ma succederà. Lo imporranno non solo le mie esigenze ma anche ( e soprattutto ) quelle delle persone che ho più vicine. Di qualità della vita avevo già parlato tempo fa, quando fui preso da sconforto in un momento di particolare tensione emotiva. Ne avevo concluso che, pur essendo nel diritto di lamentarmi, ciò non avrebbe sostanzialmente mutato le cose. Ed infatti tutto è sempre tremendamente uguale. Ne ho preso coscienza ma ho i miei bei cedimenti: non sarei un uomo se non li avessi. Ed è a questo punto, quando le difese si abbassano paurosamente, che si aprono pericolosi varchi per il passaggio delle paure più recondite. Lo stress accumulato in particolare in questa ultima settimana ha acuito il mio senso di disagio sul lavoro. Guai, ripeto, guai al mondo se cominciassi a perdere quella percezione e predisposizione positive che, hanno permesso di superare ogni difficoltà fino ad ora. Me ne accorgo quasi subito. Più divento indisponente, più certe persone e certe situazioni cominciano ad infastidirmi, peggio è. Ogni giornata lavorativa si trasformerebbe in un inferno, ogni occasione sarebbe buona per scatenare rabbia repressa ( e ne ho un bel po’!! ). Si rende dunque necessario un momento di riflessione. Mi fermo, faccio un bel respiro, e riparto subito. Riparto dalla necessità evidente di riappropriarmi di ritmi a me più consoni. A cominciare proprio dal lavoro, dove si sa, tutti sono utili ma nessuno ( ripeto NESSUNO ) è indispensabile. Calma Enzo, calma. Non dico di fare le capriole, non dico di non lamentarmi, non dico neanche di essere soddisfatto. Ma, la vita è la fuori. Me lo sto ripetendo in continuazione. Occorre fare qualcosa per renderla più piacevole: gli sforzi devono andare in questa direzione e non verso una causa che non merita nemmeno un attimo di paura.
 
respiro[4]

6 commenti:

  1. Che bella riflessione...e la conclusione lo è ancor più..
    un raggio di Sole per un radioso Vissuto odierno..serene ore..
    dandelìon

    RispondiElimina
  2. Grazie Dandelio, una buona fine Domenica a te e un abbraccio.

    RispondiElimina
  3. Sono felice che ti sei concesso un uscita evitando il formare di "ragnatale".
    Buon inizio settimana,
    Ele

    RispondiElimina
  4. Grazie Ele, una buona settimana anche a te!!! Un abbraccio.

    RispondiElimina
  5. Fra poche ore inizia il giro di boa! Un sorriso a te caro Enzo.

    RispondiElimina
  6. Si!!! Forza e coraggio!! Me lo dico da solo....

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails