V
i è mai capitato di rappresentare la seconda scelta di qualcuno? O di rendervi conto che, dopo aver tanto cercato di dimostrare di essere persone fidate e piacevoli, dovete scansarvi per lasciare il passo ad altri, praticamente sconosciuti? Se avessi ancora avuto bisogno di conferme a sostegno della mia tesi ( meglio soli che accompagnati all’inutile mondo degli umani ), ora posso dire di essere giunto ad una conclusione. Io non sono la seconda scelta di nessuno. Come voi ben sapete, io non so chi sono, dove vado, cosa vado cercando. La mia propensione all’asocialità, il non amore verso la relazione, quando superficiale, sono arcinoti. Qui parlo solo di ulteriori piccole dimostrazioni, di come l’innata tendenza umana al privilegiare l’obiettivo giustificando il mezzo costituisca ormai regola di vita. C’è purtroppo, e mi dispiace riconoscerlo, ancora una consistente parte di persone incline al compromesso, tristemente disposta, pur di navigare in acque placide, a farsi condurre lungo una vita vuota ma piena di finte relazioni. Noto con molto piacere di non essere solo in questo mio volere a tutti i costi condannare un certo tipo di persone, e mi accorgo che coloro con i quali mi confido, avvertono le stesse sensazioni di rassegnazione e impotenza. Se è vero che nella vita contiamo innanzitutto noi ( a prescindere ) e che bisogna sempre lavorare sulla propria autostima, lasciate che io continui in questo percorso che mi sta portando verso la totale privazione di ogni velleità di vita materiale. Non agogno nulla che abbia i connotati della finzione, dell’apparire. Da tantissimo tempo non riesco a dare l’opportunità ad una persona di conoscermi per ciò che sono. Mi stanco prima, mi stufo prima ancora di capire che questa o quella persona potrebbero essere un’occasione. Colpa mia, lo so. Ma non ho sensi di colpa. Chi mi ha conosciuto in questi ultimi tempi, non mi ha più considerato perché giustamente gli/le si sono rivelato incostante ed inaffidabile. Ma si può immaginare che, coloro che di te sanno tutto, e di te hanno conosciuto aspetti positivi e negativi senza mai giudicarti, oggi ti mettano da parte? E la ragione? Non la conosco, ma so che quel maledetto fine che giustifica il mezzo, oggigiorno offusca le menti e i cuori. E mi faccio da parte non perché mi sento una seconda scelta, ma per non confondermi con la massa.