E
bravo Cartesio. Cogito ergo sum, penso dunque sono. Io mi permetto di aggiungere: “Penso dunque sono, scrivo dunque vivo”. Mi preme tornare ancora sull’argomento a me più caro che poi è il primo motivo per il quale ho deciso di dare vita a questo diario. Parlo della passione per la scrittura; e lo faccio ancor più stimolato da un recente dialogo con un caro amico che, trova nella pittura gli stessi stimoli, le stesse motivazioni, lo stesso senso di liberazione. E’ la realtà di ognuno di noi a fare da tramite alle nostre passioni. In fondo bisogna pur riconoscere che le doti innate, il talento, spesso trovano nelle difficoltà della vita quotidiana il terreno più fertile. Facciamo tutti i conti con malesseri più o meno evidenti o anche solo latenti. E ringrazio il mio amore per la penna se alla fine di ogni giornata ( anche la più scontata ed anonima ) trovo modo di raccontar qualcosa. Io lo faccio utilizzando una tastiera, qualcun altro magari attraverso un pennello. Mi guardo spesso intorno, come oggi. Tante persone riunite in una grande sala ed un noiosissimo relatore che parla di sicurezza sul posto di lavoro e di estintori. Niente dunque che possa attirare la mia attenzione ( sappiamo bene che in termini di sicurezza, la teoria e la pratica sono agli antipodi). Ho così provato a divagare, anche per trattenere gli occhi dal chiudersi, ho persino provato a pensare a come organizzare qualche fine settimana “produttivo” nell’immediato futuro. Ed ora sono qui a scriverlo. La penna, il pennello, un qualsiasi strumento musicale sono tra le pochi armi in grado di produrre beneficio. Come vi sarete accorti, sto dando vita ad un articolo alquanto disordinato, senza un senso apparente; ma non è detto che lo debba avere per forza. Da Giovedì ho lasciato il diario a prender polvere e la cosa non mi piace.Ho iniziato parlando di passioni, di scrittura, di pittura. Mi capita di ascoltare un numero sempre più ampio di persone che ritrovano nell’arte ( in tutte le sue forme ) la via d’uscita, quella privilegiata. La mia riflessione è di fatto piuttosto triste. Mi accorgo cioè che, fare qualcosa con il cuore, qualcosa che ci piace ci permette di bypassare momenti e periodi di sofferenza, di apatia, di stanchezza mentale. Ed è una cosa bellissima, ma sembra prescindere dalle relazioni umane. Sto dando tutto il meglio di me stesso per crearne nuove, per dare vita a quei rapporti che ho sempre sognato. Rapporti in cui Enzo è finalmente se’ stesso, leggero, persino ironico quasi divertente. Ho voglia di farmi conoscere per come sono veramente. Viva la scrittura, viva la pittura. E visto che penso quindi sono, scrivo quindi vivo, non disdegenerei un ….vivo quindi amo.