L
e previsioni sono catastrofiche, ovvero piogge abbondanti per i prossimi quattro o cinque giorni. Un po’ egoisticamente, ma istintivamente ho pensato al sottoscritto e alle possibili difficoltà di spostamento in direzione Torino. A volte non si può dare colpa a Trenitalia e tutto dipende da chi decide e sta più in alto di noi. Non amo la pioggia anche se contestualizzata alla stagione in corso, la si deve accettare più consapevolmente. Quel che proprio non mi va giù è la quasi totale assenza di luce. Maledetta ora solare! Tra qualche tempo, quando la nebbia tornerà ad imperversare non riuscirò nemmeno più a vedere in volto i miei compagni di viaggio che attendono il treno sullo stesso marciapiede; ne intravedrò la sagoma e le nuvolette di vapore che fuoriescono dalla bocca. Come mi sento ( Faccio finta che qualcuno me lo chieda e rispondo.. ) ? Vivo uno stato di calma apparente. Oggi ho preso un giorno di ferie ma non pensiate che lo abbia dedicato all’ozio totale. Io non posso pensare, lo sapete no? Stare a casa è indubbiamente la condizione principe affinché il cervello possa prendere direzioni spesso non gradite. Quindi via, mi sono dato da fare e ho preso la strada del centro città. Ho volutamente fatto un percorso che mi avrebbe portato ad incontrare persone che ho occasione di vedere davvero di rado. Ed è stato davvero piacevole passare un po’ di tempo con loro. Pomeriggio, beh, un po’ di acquisti compensativi che ultimamente spaziano nel settore dell’abbigliamento. Ma poi mi chiedo: “ Ma a cosa servirà mai svecchiare il guardaroba?”. Sarebbe meglio cominciassi a togliermi io, le ragnatele, poi ci metterò su qualche abito decente. Gli abiti pesanti proteggono dal freddo ma nulla possono fare quando il freddo ce lo hai dentro. In quel caso il calore non si compra al centro commerciale. Guarda un po’, stavo per cadere nella solita litania. Per carità, non sia mai. Le mie giornate regalano sempre qualcosa di nuovo, qualcosa di sano, qualcosa che ha a che fare con la vita. E mi accorgo che, produrre articoli del tutto innocui come questo è un sintomo di grande miglioramento. Non significa cadere nel superficiale, significa che mi sto guardando intorno.
Bhé si dice sia un bell'antistress fare shopping, poi è sempre interessante come cosa :-D
RispondiEliminaAvevo in mente un bel giro a Torino....Vetrine, un pò di shopping, sola tra tanta gente....E nel mio mese preferito... Ma la troppa pioggia mi ha bloccata... Il freddo dell'acqua che si insinua nel collo cadendo da ombrelli altrui, i capelli che assumono la stopposità dell'aonciatura di maga magò... Sono stata a casa e facio pulizie. Sigh
RispondiEliminaSi Paolo, nel mio caso, assolutamente compensativo, ma mi piace. Non lo nego.
RispondiEliminaViola, fare shopping con la pioggia è odioso. Hai fatto bene a concederti un po' di casa. A parte le pulizie.. :(