lunedì 21 novembre 2011

Domenica sera

U
na birra e un vecchio amico. Adesso ditemi voi se chiedo troppo. Il Venerdì arriva e ogni santa volta impongo a me stesso un chiaro proposito: “relax”. Ok, poi ( ammesso che riesca nell’intento ) si avvicina la sera della Domenica. Ecco, è in arrivo sul binario 1 la coscienza. Ieri, spulciando tra i vari aforismi ne ho trovato uno nel quale mi ci sono completamente riconosciuto: parlava di “noia esistenziale” e in sostanza diceva che essa rappresenta il punto di partenza per nuove scoperte e nuove esperienze. Si si, ci sto, mi piace. Noia esistenziale, non ci avevo mai pensato. Posso ritenermi annoiato da questa vita? Ma certo, chi non lo è! Il punto di partenza verso nuove scoperte e nuove esperienze è qui: non chiedo di partire subito in quarta nonostante di punto in bianco mi scatti pure la voglia di volare. Adesso non esageriamo. Il mio punto di partenza è sempre di basso profilo, chiedo dunque qualcosa che di più umano non c’è: condivisione. Capita che quelle Domeniche sera così melanconiche debbano essere riempite da presenze reali, persone a cui raccontare com’è andata la settimana, persone da ascoltare, davanti ad una birra, ad un buon bicchiere di vino. Non sapete quanto sono fortunato di poter stare in quattro a tavola, la sera delle domeniche d’inverno. C’è familiarità, c’è protezione. Ma come, non mi basta? Da qualcosa devo pur partire ma alterno ancora troppo di frequente momenti di pia illusione telematica e brusche ricadute nella vuota realtà. Ci si può sentire soli in mezzo a tanta gente? Tendo ancora troppo spesso a rifugiarmi nel sistema più moderno di comunicazione che può essere anche il più alienante. E ancora adesso mi sento prigioniero di un mondo che non è il mio perché ancora faccio fatica a stare davanti ad una webcam. Imbarazzante. La mia noia esistenziale è un vuoto reale che non sarà mai una chiacchierata virtuale a riempire. Sotto certi punti di vista da un anno a questa parte non è cambiato proprio niente. Chi leggeva le mie elucubrazioni tempo fa non noterà sensazionali differenze. Voglio partire da una birra, da un vecchio amico. Mattina del 21 Novembre 2011, ore 7.05 Si può già essere così atrocemente riflessivi? Qualcuno mi svuoti il cervello.
 
9022985

7 commenti:

  1. Il sentirsi soli nonostante l'essere circondati da persone, ogni tanto succede anche a me...il bisogno di parlare con qualcuno, di raccontarsi. Non sempre si ha la fortuna di trovare quel qualcuno a farci compagnia.
    Un caro saluto

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  2. Capita di sentirsi soli quando intorno c'è pieno di persone..
    Ma come ti ho già detto nel mio precedente commento, io purtroppo sono un'inguaribile ottimista, e forse anche un po' masochista, ma tendo a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno: cerco sempre nell'altro un appiglio di speranza, un punto d'incontro dove fare il nostro agorà, parlare, riflettere, scambiarsi le idee, le opinioni, discutere..
    Non è facile, credimi, è una condizione mentale, parte tutto da lì, nel vedere il nostro interlocutore come un'interfaccia e riuscire ad esprimersi e a trarre beneficio l'un l'altro..
    Poi lo so, intorno spesso ci sono solo vuoti a perdere, e per quanti sforzi si facciano rimangono suoni sordi che si perdono nell'etere..
    Io posso dirti che si riescono a tovare belle persone, anche e sopratutt quando meno te lo aspetti, a volte sono ad un passo da noi, basta solo voltare la testa ed ecco che la tua mano incrocerà un boccale di birra ghiacciata e un amico pronto a passare una serata a chiacchiera con te..

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  3. A volte per ottenere ciò che si desidera, bisogna fare un po' di violenza su se stessi, per sconfiggere questa malinconia che l'autunno accentua. Non è possibile che non esistano persone che non siano in grado di capire che bella persona sei, che abbiano il piacere di condividere con te anche solo un caffè, ma non per passare una serata, per il piacere di ascoltarti. Sei una persona estremamente intelligente, colta e disponibile. Ma sono diventati tutti così ottusi da non accorgersene??? Condividere con una persona come te, una parte della propria vita, è una cosa importante. Lo vedo anche solo nel lavoro, il sapere che qualcuno capisce e condivide le avversità della giornata, mi dà la forza di affrontarle con un pizzico di ottimismo in più. Semplicemente per il fatto di sapere di non essere sola.Buona serata. Laila

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  4. Sono stata un po' latitante su queste pagine. L'anno scorso (o forse è stato quello prima?) in università ho fatto un corso sulla noia. Noia e male di vivere. Molto, molto interessante. E naturalmente si parlava anche di noia esistenziale. L'argomento mi aveva affascinata molto :)
    Buona giornata,
    C.

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  5. Alice,Debora,Chiara,Laila,avete espresso idee e opinioni che accolgo con grande piacere. In un modo diverso avete formulato un concetto importante.Guardare il mondo con occhi diversi può essere fondamentale per attirare persone a sé. Mai perdere il controllo su sé stessi e le proprie qualità. Poi il resto vien da sé. Grazie ancora.

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  6. A me di questo post riflessivo piace tanto questa frase:

    "Non sapete quanto sono fortunato di poter stare in quattro a tavola, la sera delle domeniche d’inverno. C’è familiarità, c’è protezione."

    Per me la famiglia è tutto e leggere questa tua dolcezza mi fa capire quanto tu lo sia davvero.

    buona serata Enzo!

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  7. Grazie Elena, sei sempre molto gentile. Il calore familiare è qualcosa che solo la stagione fredda consente di apprezzare nella sua totalità. Un abbraccio

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