sabato 9 ottobre 2010

Un dolce risveglio

sveglia2002-
C

hi non vorrebbe essere svegliato alle 8 di mattina dal dolce e soave suono del martello pneumatico? Se foste interessati sarò lieto di comunicarvi il numero dell’impresa che sta restaurando la facciata del palazzo confinante al mio. Ma potrà mai farlo di Sabato e forse ( lo saprò domani ) di Domenica? Questa mattina poi, dal terrazzo di casa mia ( lato cortile ) ho assistito per la prima volta allo spettacolo del lancio della spazzatura dal quarto piano. Vi assicuro che è qualcosa di imperdibile, per cui contattatemi e sarete miei ospiti. Se poi, durante le ore dedicate al piccolo riposo pomeridiano volete gustarvi un mix di musica arabeggiante sparata a tutto volume con le finestre rigorosamente aperte, beh, avete solo da chiedere. Tutti i giorni allo stesso orario, lo spettacolo si ripete.Siete di orecchio fino? Sono allora disponibili biglietti per un concerto di compressore, sega elettrica e trapano: avviso però che solitamente si svolge al Sabato, primo mattino, ovvio. Ma dove vivo? Ve lo sarete chiesti, no? Vivo nello stesso luogo da così tanto tempo per accorgermi che qualcosa è cambiato, forse tutto è cambiato. Ma cosa realmente ancora non so spiegarmelo. La razza umana sta pericolosamente regredendo allo stato di natura. Educazione, osservanza delle più comuni regole di convivenza, rispetto: qualcuno sa dirmi cosa sono? E dove possiamo avvertirne la presenza? Non sono generi che acquistiamo al supermercato, in linea di massima ognuno porta con sé il bagaglio educativo che la propria famiglia gli ha fornito. Troppo facile però trovare in essa un capro espiatorio. Io penso che qui, regni l’anarchia più assoluta: ognuno crede di poter fare ciò che vuole senza preoccuparsi affatto di chi invece le regole le rispetta. Mi sento inerme perchè non mi sento affatto protetto; Vigili, Carabinieri, Polizia, la risposta è sempre la stessa, vaga, disarmante: “Passeremo a verificare”, “Non possiamo intervenire se non c’è una denuncia”…Balle. Quello che voglio capire io è cosa ha generato questa trasformazione, cosa ha reso la nostra società un miscuglio di presuntuosi, arroganti, irrispettosi, violenti, e via discorrendo. Già a suo tempo avevo avuto modo di affermare che proprio questi episodi di piccola (?) inciviltà hanno grande importanza per poter capire cosa gira nel cervello delle persone. Sono semplici episodi di cattiva convivenza ma aiutano a capire quanto l’essere umano, di umano non abbia poi più nulla. E allora cosa dobbiamo aspettarci? Rimanere a guardare, lamentarsi, accettare tutto. Ad ogni modo, a me tutto questo fa schifo.

1 commento:

  1. "Quello che voglio capire io è cosa ha generato questa trasformazione, cosa ha reso la nostra società un miscuglio di presuntuosi, arroganti, irrispettosi, violenti, e via discorrendo."

    Credo sia stato lo scoraggiante pensiero di cui molti si fanno scudo: se non lo fa nessuno, perchè dovrei farlo io? Sono forse l'ultimo degli scemi? Bisogna sopravvivere, e io i piedi in testa non me li faccio mettere. ECC ECC ECC.

    Insomma, un circolo vizioso, un'interminabile reazione a catena in cui tutti cercano di giustificare (con scarse ragioni) le proprie colpe tramite le colpe altrui. E così nessuno è più colpevole.

    Triste, già.

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