In questa settimana dominata dal silenzio (eccezion fatta per il compagno martello pneumatico) ho portato a termine il mio programma di preparazione all’orale con dovizia e sufficiente tranquillità. Il telefono spaventosamente muto e l’assenza del solito viavai per la porta di casa hanno giocato un ruolo determinante. Ho atteso questa domenica, volevo riposare un po’ ed approfittare per mettere il naso fuori di casa: la giornata è piuttosto soleggiata e malgrado per la testa mi ronzino continuamente nozioni di diritto, me ne andrei a fare una bella gita in campagna. Sarebbe bellissimo, in compagnia della mia due ruote. Magari, dico io…magari! Lei è là, avvolta dal suo telo antipolvere. Anch’io sto ammucchiando polvere, mi si sta formando una sorta di ragnatela lungo tutto il corpo fatta eccezione per il cervello che, è sempre in costante, perenne, irrefrenabile movimento. E così, questa Domenica rifletto sul fragore dell’ autunno che in un attimo ha scalciato via gli ultimi ricordi estivi catapultandomi in una realtà fatta di tristezza e smarrimento. Che dire, lo spettacolo deve andare avanti. Ogni giorno lo sguardo punta dritto, la mente non ha scampo, gli obiettivi sono lì e possibilmente devono essere raggiunti, ne va della mia autostima. Il rinforzo porta motivazione e questa, forza di volontà, elemento indispensabile per mantenere un certo equilibrio emotivo. Incredibile: è davvero incredibile quanto io sia cambiato in questi ultimi anni. Lo so, sono ripetitivo, noioso fino allo stremo, ma un minimo di autocelebrazione mi deve essere consentita. Avessi capito prima quanto fosse essenziale non perdere mai di vista l’obiettivo, quanto fosse deleterio e distruttivo lasciarsi trasportare dagli eventi (anche i più insignificanti ) oggi, forse, sarebbe tutto diverso. La serenità di questi “anta” sta proprio in questo: consapevolezza, elaborazione delle situazioni nel modo migliore, valorizzazione del presente. Niente più rimpianti né rimorsi. Allora, amici lettori, ho ancora una settimana di tempo per presentarmi in condizioni dignitose davanti alla commissione d’esame. Non ho paura. Ho solo voglia di dimostrare a me stesso che posso, se voglio, dare sempre molto. Il giudizio degli altri? Poco importa se sarà una commissione a dovermi giudicare, loro si accontenteranno di un po’ di nozioni. Io ho già vinto e non ho paura.
Nessun commento:
Posta un commento
Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.