sabato 20 aprile 2013

Confronti

L

a tentazione è sempre forte, ragion per cui eccomi qua. Il confronto è sempre deleterio ammesso che esista una definizione oggettiva di vita. Per fortuna non è così, per cui ognuno di noi pensa di star bene o di star male nella propria esistenza in modo del tutto soggettivo. Bisognerebbe poi fare un’ulteriore (importante) distinzione tra teoria e pratica. A parole siamo tutti bravi; ad agire tuttavia, una buona parte di noi ( me compreso ) assomiglia ad una macchina ingolfata. Non credo di aver mai pronunciato in questo blog la parola sesso, forse ho abbozzato un accenno di discorso sulle relazioni sentimentali. Non lo faccio perché sono lontano da questo mondo. Se non vivi la realtà, non potrai mai nemmeno rivivere emozioni sopite, in essa necessariamente contenute. Basta una chiacchierata a tirare fuori alcuni aspetti di Enzo che fanno clamore: sono un credulone, un “boccalone” e sono manifestamente retrogrado e conservatore. Da tempo combatto (?) la solitudine teorizzando sulla perfezione dei rapporti, sulla presenza ed altro ancora. E poi? E poi mi tuffo su di essa ( la solitudine) quasi fosse una nuvola, saltellandoci come un bambino. E’ incredibile ( ma neanche poi tanto) che io ancora mi stupisca quando qualcuno parla di sé, della sua vita e questa sembri sempre così diversa e migliore della mia. Io rifuggo ( o dovrei cominciare a rifuggire ) il confronto, ancor più se virtuale. Ributtarmi nella vita reale a 45 anni cosa può voler dire? E cosa richiede? Non lo so, ma indubbiamente una grande dose di coraggio, di voglia di mettersi in gioco. Enzo è un cretino perché ancora pensa esistano certi valori, certe convinzioni. E dire che fino ad almeno dieci anni fa io una vita ce l’avevo, almeno provavo ad averla sebbene me ne lamentassi sempre. Povero Enzo, dove sei finito. Non sai dove vai, non sai cosa vuoi, eppur ti crucci e un po’ invidi chi ti sta di fronte. Ecco, ci sono precisi momenti in cui sento che la vita mi sta sfuggendo di mano, altri in cui credo di vivere come dovrei, molti ( moltissimi ) nei quali penso di essere uno sfigato, un perditempo, pure vigliacco. Ora, una cosa è certa: ho paura. Della mia ombra, dei miei pensieri, delle possibilità, di scegliere. Di vivere. Non ho timore alcuno quando scrivo ma, pensandoci, so che potrei impiegare questo tempo in modo diverso. Bene, avrò modo di parlarne ancora. Eh no, è qui che cadi Enzo, è qui che ti sbagli. Non ne devi più parlare, piantala di teorizzare per poi scandalizzarti del fatto che gli altri agiscono. Loro. Non sono mai cresciuto, sta tutta qui la spiegazione.

 
Confronti-2012

2 commenti:

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