martedì 23 aprile 2013

Molestie

E

poi continuo a lamentarmi della mia vita noiosa. Lo sarà ( ed è poco ma sicuro ) quella sociale, il sesso, il divertimento in generale. Azzerata. Da questo punto di vista è appurato che sono morto da molto tempo. A vivere di vita propria, ad autorigenerarsi è il mio cervello, le sue elucubrazioni, i suoi inappellabili giudizi. Dopo aver fatto “clic” abbandonando il mondo di plastica che tanto mi faceva soffrire, forse mi sono privato dell’unica valvola di sfogo a disposizione. Ragionandoci però, è evidente che sto facendo un passo avanti. La vita azzerata è condizione pericolosa; quando non esisteva internet (e tutto l’impalpabile che lo caratterizza) come si faceva? Il divertimento ora sta nel mio cervello, un po’ pazzo, a volte geniale, spesso e volentieri cinico e fascista. Chi più di me è discriminatore di un mondo? Chi? Chi odia a tal punto un sistema? E chi più di me lo fa, senza accorgersi di esserne parte e pure complice? Ecco perché sto uscendo da quel bordello, per provare innanzitutto ad essere un uomo di 45 anni, maturo e responsabile. Perché non voglio più credere che un social network, come una chat, rappresentino uno squallido rattoppo di una vita vuota. Aggiungiamo poi che non potrei più parlarne male e mettiamoci pure ( non dimentichiamolo ) il popolo. Perché se è sbagliato generalizzare, mettere tutti sullo stesso piano, è altresì pericoloso non tenere conto del proprio pregresso e rischiare di fare qualche eccezione. Io non voglio fare eccezioni perché sono espertissimo di fregature, mi rendo perfettamente conto dello straordinario egoismo della gente e non voglio cadere nell’errore di dire “Non sono tutti così”. Invece lo sono per un semplice motivo: ognuno di noi conserva un istinto di sopravvivenza. E’ il nostro fine, che giustifica il mezzo, ogni mezzo. Le persone sono strumenti, che noi usiamo attraverso il gioco delle emozioni, dei sentimenti, dei valori. La mia vita reale settimanale è pur sempre fatta di persone. Oggi ad esempio, sono stato molestato. Ebbene si, esistono ancora persone capaci di giocare alla luce del sole con la tua presunta stupidità, il tuo buonismo, minacciandoti velatamente di farti sentire in colpa. Non riesco più ad esprimere giudizi ma come sempre sono il più feroce critico di me stesso. Mi sento una merda al solo pensiero che questa è la gente, questo è ciò che mi circonda. E vi circonda, fatevene una ragione. Si chiama istinto di sopravvivenza. Non siamo cannibali, ma divoratori di anime. Tutto questo mi fa schifo.

 
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