Stessa spiaggia stesso mare, un tormentone ormai sorpassato. Non sono solo gli Italiani a cambiare la meta delle loro vacanze ( alla faccia della crisi gli alberghi sono pieni - n.d.r. -), ora anche le spiagge si “aggiornano”. Passino quelle attrezzate per i nostri amici a quattro zampe ( sono sacre!), passino quelle in stile Miami beach con palestra e servizi vari per la cura del fisico, ma sul wi-fi proprio no, non ci sto. In tempi non sospetti la spiaggia era sinonimo di vacanza e vacanza sinonimo di “stacco tutto, basta, relax a manetta”. Poi, sono arrivati i cellulari , e con loro tutti quei deliziosi bagnanti a renderci partecipi dei loro fattacci personali url..chiacchierando sotto l’ombrellone. Adesso arriva il wi-fi. Ma scusate, volete perdervi la magia della coda allo stabilimento per ottenere la magica password d’ingresso? Vorrete per caso partire senza avere la possibilità di sbirciare ciò che sta accadendo su Facebook? Siete solo dei folli, retrogradi e per giunta demodè se, insieme all’asciugamano, alla crema solare e a tutto il resto non avrete con voi il vostro inseparabile lap-top. A questo punto, bandite le partite a racchettoni sul bagnasciuga, bandite le appassionanti gare di beach-volley, nulla di tutto questo. C’è un tavolo che aspetta, c’è un bel posto dove, anche in vacanza potersi spremere gli occhi non al sole, ma al salutare riflesso di un monitor lcd. Ma volete mettere? Dunque, sarò monocorde e ripetitivo come sempre, magari anche ipocrita e retorico, ma le considerazioni vengono spontanee. L’evoluzione tecnologica ci sta, tutti, nostro malgrado ne siamo complici e ne godiamo dei vantaggi. Dove sta il controsenso? Siamo tutti più vicini, riusciamo ad essere incredibilmente a contatto con tutti in qualsiasi momento e ovunque ci troviamo. Tutto, rigorosamente "virtuale". Ci stiamo adeguando ad un cambiamento nelle abitudini che passa attraverso un’alienazione dalla realtà, anche quella semplice di una giornata in spiaggia trascorsa nel modo più tradizionale. E’ vero, tutto va dosato e probabilmente un uso non smodato delle novità, degli aggiornamenti, non farà male. Ma mi chiedo se sarà poi così.. Parlo da quarantenne, i ragazzi di oggi hanno ciò che io, ragazzo degli anni '80 non avevo e, con il senno di poi, sono felice di non avere avuto. Non ne faccio loro una colpa, anzi, quasi passo per invidioso. A voi le considerazioni…
l' uso improprio se ne fa nel momento in cui dall' uso si passa all' ab-uso.
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