giovedì 22 luglio 2010

Disturbo?


Più volte mi è capitato di disturbare il passato. Se ne stava lì tranquillo, immobile, e a dirla tutta non voleva essere svegliato.  Alla fine si è preso una bella rivincita. Ho imparato a caro prezzo quanto sia difficile ( e controproducente) far rivivere a tutti i costi persone o situazioni che hanno una precisa collocazione temporale nella nostra vita. Per una volta però, ad essere “richiamato” dal passato è stato proprio il sottoscritto. Continuando sul tema delle date difficili da dimenticare, posso sicuramente menzionare il 9 Dicembre del 2009. Devo tornare però indietro di circa 8 anni quando, quella che doveva essere una vacanza memorabile nella meravigliosa terra di Sardegna, si trasformò in un incubo. Quattro persone divise in due squadre, schierate una contro l’altra. Io scelsi di parteggiare per la parte più debole e non mi fu perdonato. Decisi così di correre da solo, sapevo che avrei dovuto iniziare daccapo. Tutto quello che è accaduto da quell’Agosto 2001 al 9 Dicembre 2009 per ovvi motivi di spazio, lo ometto. Ricordo che stavo passeggiando all’interno di un centro commerciale, quando all’improvviso una forte stretta al braccio mi fece girare di scatto. Non ci potevo credere. Per un attimo ho pensato che avesse sbagliato persona poi, tutto è filato come se ci fossimo visti la sera prima. “Come stai?” “Tutto bene” e via dicendo….Ma cosa si possono raccontare due persone che non si vedono da 9 anni e che si erano lasciati da acerrimi nemici. Inutile dire che quella sera i miei neuroni giravano a mille. Le domande si sprecavano, ma una in particolare si ripeteva: “ Cosa porta una persona, dopo tanto tempo ad agire così?” Il tempo sana tutte le ferite allora? Il tempo permette di far vedere le cose in un’ottica diversa? E' tutto merito del tempo? Si può sotterrare l’ascia di guerra e allo stesso tempo non essere ipocriti dimostrando un sentimento sincero? Tutto questo però mi piace. Mi piace pensare che ci sono sempre margini di cambiamento, che se si vuole si può. Torno sul concetto del non dimenticare. Non si può, quel che è fatto è fatto. E allora forse bastava un gesto, una parola, un abbraccio al momento giusto? Oppure doveva andare così.. Non importa e mi ricredo: talvolta disturbare il passato, aiuta.

3 commenti:

  1. ......... è giusto il tuo ragionamento.....mi verrebbe più che altro da dire: beato chi ci riesce !!
    Io perdono, dimentico.....ma cancello, perchè le brutte sensazioni che mi trasmette una persona le conservo per anni dentro di me......in un tratto di tempo trascorso rimangono là tutte le situazioni vissute, e per me in taluni casi devono restarci anche le persone ............

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  2. Penso che il mio voler far rivivere dipenda dall'incapacità di razionalizzare gli eventi. Impiego molto tempo, e il passato ha vita facile..

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  3. Dimenticare il male, perdonare e sotterrare l'ascia di guerra!
    Solo il tempo aiuta ad attenuare le ferite e con il senno di poi quel che sembrava impossibile, diventa tutto ad un tratto possssibile.

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