martedì 13 settembre 2011

Un’ottima annata

S
arà un’ottima vendemmia, me lo sento. Ed io mi porterò il sole e l’aroma dei vitigni nella mia fredda valigetta appoggiata sul sedile. E’ stato un vero peccato non avere con me telefono e macchina fotografica questa mattina. Prevedevo un’uscita del tutto anonima; da tempo infatti non percorrevo il tratto della Bormida, ritenendolo noioso e fin troppo pianeggiante. Così, sapendo cosa mi attendeva ho lasciato tutto a casa. Ma le gambe, quelle, vanno per conto loro; riceveranno si, impulsi dal cervello ma quando spingono, spingono. Così è sembrata poca cosa arrivare a destinazione dopo 25 chilometri: di fronte a me la strada si manteneva stretta, il cielo straordinariamente terso e ai lati distese di vitigni dagli aromi intensi. Sarà un’ottima vendemmia, dicevo tra me e me. E intanto le gambe andavano lungo quella strada che odorava dei profumi di un’estate in ritardo e rifletteva dei colori delle uve ancora lì, in attesa del momento della raccolta. Erano gli aromi a farmi proseguire lungo ancora circa dieci chilometri di un percorso mai provato, mai azzardato. Ad un certo punto mi sono fermato per respirare silenzio e odori. Nella mia mente la consapevolezza che non ci sarà un limite a quel viaggio di oggi. “Non importa, torniamo indietro, sarà il mio primo percorso della prossima estate, questo”. La certezza della fine di un’esperienza totalmente in solitario, accompagnata dal solito velo di malinconia. La stessa, identica sensazione che provai l’anno passato. Non c’è più paura del ritorno, non c’è più il timore di pagare a caro prezzo uno sforzo, non c’è più il terrore di rischiare. C’è solo grande forza di volontà, e grande speranza. I miei viaggi alla scoperta di sensazioni forti, ma al tempo stesso delicate e avvolgenti, non sono altro che una retorica metafora della vita. Della mia vita, in questo esatto momento. E’ ora di fare andare le gambe, di alzarsi sui pedali, di non abbattersi di fronte alla successiva salita. Per ogni momento di sconforto ce n’è un altro che annuncia una discesa. Non è facile sentirsi pienamente soddisfatti in questa vita. Probabilmente siamo tutti eternamente a cavallo di una bici che non può essere solo trasportata dal vento. Pedalo, continuerò a farlo anche quando un bel lenzuolo la renderà inerte. L’inverno incolore ed insapore non ha armi contro di me. Sapori, odori, il sole: non occupano spazio. E’ tutta forza, tutto coraggio accumulato. Sarà un’ottima annata.
 
vitigni_autoctoni_campania

6 commenti:

  1. Vedo tanta positività e spensieratezza nei tuoi ultimi post e questo è un fatto molto bello :-D

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  2. Grazie Paolo..hai visto bene. Confido nel fatto che continui...

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  3. Che bello questo post! Pareva di esserci, di sentire i profumi. Sarà un'ottima annata ?!? Chissà, forse per i vini o come spero di cuore, per te. La mia è stata un arrancare, un cercare dentro di me nuovi orizzonti, nuovi schemi. Le strade già percorse ormai non si possono più ripercorrere, occorre trovare stimoli e mete nuove. Può essere che gli ultimi 3 mesi dell'anno saranno ancora più tristi e solitari. Che fare? accettare quello che ci arriva! Un abbraccio.

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  4. Questo post nasce così. Assolutamente positivo e speranzoso. Non vorrei fossero gli effetti del vino e dei profumi che ho sentito. L'autunno? Mi aspetto sempre che quest'anno finisca presto ma una nuova stagione è comunque l'inizio di un nuovo percorso. Speriamo che le lezioni estive siano servite a qualcosa. Un abbraccio

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  5. Buon giorno Enzo! Vedo che della pedalata ne hai fatto una filosofia di vita, mi sembra che tu abbia capito, e tu stia accettando, il fatto che come nella pedalata anche nella vita devi confidare in te...sei solo. Delle cose che vedi e senti al tuo passaggio puoi goderne o soffrirne, sta a te scegliere quelle che più ti aggradano. Visto che hai scelto i profumi del vino, i profumi dell'estate e i bei paesaggi hai scelto cose positive basta fare così anche nella vita. Sicuramente ci saranno state anche cose brutte da vedere nella tua pedalata, ma tu non le hai notate. Ti auguro una buona pedalata della vita.Un abbraccio.

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  6. Katia hai afferrato perfettamente il senso dell'articolo. Magari potessi pedalare tutto l'anno, ma i ricordi e le immagini accumulate saranno benzina per l'inverno! Un abbraccio.

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