giovedì 8 settembre 2011

Così, tanto per scrivere.

A
nche oggi è stata una giornata snervante. Non ci sono le condizioni per lavorare senza mai sbagliare. Qualcuno probabilmente pensa che non siamo uomini, ma macchine. Lo stress nervoso in questi ultimi tempi è decisamente maggiore di quello fisico. L’unico cruccio è di mangiare male e velocemente. Da Sabato prossimo ricomincio ad allenarmi in palestra e almeno per una settimana ancora potrò godere del piacere di qualche uscita in bicicletta. Non lo dico troppo forte, visti i precedenti. Ebbene si, mi sono preso un’altra settimana di ferie. Anche se, solo per una frazione di secondo mi sono chiesto a cosa serva buttare via giornate inutili da trascorrere a casa. Ma qui le ferie, a ben guardare, non bastano mai. Sono stato piuttosto arguto e lungimirante nel posticipare la settimana, dalla prima alla seconda del mese. Da Lunedì sarà un inferno. Questo periodo di vacanza Settembrino ha una lunga storia alle spalle. Come gli altri avrebbe dovuto essere destinato ad un bel viaggio, magari all’estero, magari a Vienna, come avevo preventivato. Niente, non era cosa quest’anno. Molta della rabbia accumulata negli ultimi due mesi è anche in parte dovuta ad un ripetersi di eventi negativi senza soluzione di continuità. Ancora adesso qualche scoria mi rende intrattabile, odioso, lamentoso, ma credo sia questione di tempo. L’estate volge al termine. Non che mi dispiaccia, non mi mancherà. Non sono comunque pronto ad affrontare l’autunno. La mattina presto mi accoglie già con le prime nebbioline della campagna che fa da panorama al mio viaggio verso Torino. Non demordo e continuo ad indossare magliette a maniche corte, sprezzante della prima umidità e dell’incomprensibile ventata di aria condizionata sul treno delle 6.30. Probabilmente ( spero ) uscirò abbastanza rigenerato dalla settimana di vacanza, almeno nel fisico. Sebbene intimamente io conservi sempre un sorriso, necessario per affrontare anche le situazioni più amare, non ho voglia di celarmi dietro alcuna maschera. Almeno qui, su questo blog. Come ho già ripetuto fino alla nausea, per quanto riguarda la gestione dei rapporti umani “reali”, fingerò beatamente un’allegria del tutto ipocrita. Continuerò su questa strada finchè non avrò attratto a me il maggior numero di persone. Sappiamo bene che di persone tristi nessuno sa cosa farne. Ora si tratta di capire se ciò porterà davvero a risultati consistenti e quanto io, riuscirò a tenere nascosto il mio malessere. Dal momento che si tratta di persone in gran parte “virtuali”, per evitare “mazzate” del tipo vedi la frase in grassetto dell’articolo precedente, forse ce la farò senza fatica. Come sempre, chi vivrà vedrà.
 
scrivere-blog

Nessun commento:

Posta un commento

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails