lunedì 13 settembre 2010

Primo giorno di scuola

scuolamPrimo Ottobre 1974, ovvero il mio primo giorno di scuola. I miei ricordi, neanche tanto sbiaditi, sono legati ad immagini di quel giorno che ho ben impresse nella mente. Il mio pianto, su tutte. Mia madre con rassegnazione dovette rinunciare a farmi frequentare la scuola materna, proprio non ne volevo sapere, ero capriccioso e lagnoso. Volevo stare con la mamma, tutto qui. Quel pianto si manifestò inevitabilmente in quel fatidico giorno: ancora prive dell’autonomia che oggi viene loro riconosciuta, le regioni manco si sognavano di poter decidere come e quando far iniziare la scuola. Noi, scolaretti in divisa, il primo Ottobre dovevano presentarci ai ranghi di partenza. Ricordo il Maggiolino Volkswagen blu di mio padre: chi ne avesse mai avuto uno ha sicuramente idea di quanto fosse difficile avere la perfetta visuale della strada, considerato il cofano anteriore bombato. Riesco solo ad immaginare come potevo apparire io all’interno di quell’auto: sicuramente in quel breve tragitto di strada che mi portava alla scuola avrò pensato  qualcosa. Non so cosa, ma forse un briciolo di sensazione che le cose stessero cambiando, aleggiava. La cartella verde: era rigida, rigidissima e con un grande pulsante per la chiusura. Lo stemma azzurro con il numero uno in caratteri romani sul grembiule nero dal colletto bianco. La maestra Giuseppina aveva una chioma biondo chiaro cotonata ed un’espressione rassicurante e materna sul viso. Penso avesse all’incirca l’età che ho io adesso. Ricordo perfettamente il mio sussidiario con tante illustrazioni, l’astuccio in tinta con la cartella che si apriva a quaderno e le matite colorate disposte per tonalità. Quel Maggiolino blu mi ha accompagnato fino alla quinta elementare quando ormai quella ingenuità dei primi giorni era diventata un flebile ricordo. Che dire, si potrebbe scrivere di tutto su come e quanto le generazioni di studenti, maestre e professori siano cambiate. Dio, mi sembra di recitare la parte del nonno, perché ai miei occhi e a mio modo di vedere tanto è cambiato e tutto repentinamente. Del resto, si tratta solo di un paio di generazioni fa. Non voglio togliere nulla ai bimbi di oggi, le loro emozioni sono le stesse, la loro è ancora un’età in cui tutto deve essere scoperto. Lo faranno, purtroppo, con troppa fretta; ma le paure, le emozioni , non conoscono il passare del tempo. Buon primo giorno di scuola a tutti i bimbi.

2 commenti:

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails