lunedì 5 settembre 2011

Sulla buona strada

H
o mille ragioni di ritenermi sulla buona strada. Un’ottima strada, azzarderei. E’ incredibile il fatto che, a darmi una mano nel mio tortuoso percorso, siano proprio alcuni appartenenti a quel genere umano da me così fortemente bistrattato. Non è colpa loro, sono così. Probabilmente pensano che io sia ancora eccessivamente vulnerabile, che mi trastulli con sensi di colpa. Sicuramente pensano che io sia un deficiente. Hanno sbagliato tutto. Mi sono posto un obiettivo e lo raggiungerò. Già mi ci vedo, arrivato e felice. Quel che c’è di nuovo in me, non si può cogliere attraverso queste parole, anzi probabilmente nessuno avvertirà il cambiamento. Quel che si dovrebbe notare ( e non si vede ) è quel sarcastico, ironico e per certi versi ipocrita sorriso con cui rispondo alle provocazioni. E’ ormai appurato che le persone sono quelle, piuttosto prevedibili, quasi monotone nel loro agire secondo il tipico schema del menefreghista, pressapochista, superficiale. Ma mi dico e mi ripeto a cosa serva elucubrare su certi comportamenti. Che ignobile perdita di tempo. Se la sostanza non cambia, tanto vale addolcire la pillola. Mi sto facendo quindi largo a spallate, tra il nulla o quasi, ma sto facendo largo anche nella mia mente, svuotandola di pesi eccessivi. Qualcosa ancora mi stupisce. Mi sono fatto per lungo tempo quasi un cruccio, lamentandomi di essere anche eccessivamente volubile; ho persino cercato di allontanare da me i problemi che mi rendevano tale. Questo anche per fare un favore al prossimo. Ma vi rendete conto? E poi ti accorgi che di gente umorale, strana, assolutamente incomprensibile ne esiste un numero spropositato. Fondamentalmente la sostanza è la seguente: chi tende a darti consigli, per certi versi anche a leggerti la vita, è colui che razzola peggio di quanto predica. Ma che stress. Ma alla fine chi è più noioso: io che continuo imperterrito a lamentarmi ( non nascondendomi dietro maschere ) oppure quello che si alza sul proprio piedistallo elargendo pillole di vita dietro la parvenza di grande moralizzatore? Allora, ancora grazie. Grazie a quella parte di genere umano che ho incrociato e sto incrociando sulla mia strada e che mi sta facilitando notevolmente il compito. Mi faccio largo a spallate, proseguo senza sosta. Non ha senso, ripeto, non ha senso prendere la vita ( e chi la popola ) sul serio. Sorrido ancora, mi butto in avanti, e per evitare problemi di cervicale evito di guardarmi indietro ogni volta che qualcuno…sparisce. Ancora grazie. Sono sulla buona strada.
 
la-strada

3 commenti:

  1. Buona sera Enzo! Ma che bello, hai capito l'utilità delle persone moleste. Sai ho letto tutto quello che ha scritto Carlos Castaneda, non so se lo conosci. Un personaggio che fa esperienza sciamanica con un indio di nome Don Juan, che gli insegna la vita. Don Juan gli dice che chi nella propria vita ha a che fare con un piccolo tiranno si deve ritenere fortunato. Se poi è un grande tiranno (che ha potere di vita e di morte su di te) è ancora meglio. Se riesci a vincerli hai capito il 90% di quello che si deve capire per vivere in tranquillità. E' un po complicato la spiegazione di questa filosofia, e io mi sono incartata, come si suol dire...ma tu sei perspicace e avrai capito sicuramente....leggiti castaneda è bellissimo.un abbraccio.

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  2. Grazie Katia. Ti sei spiegata benissimo. Ed è ciò che penso e ribadisco. E' un po' la filosofia delle dure prove che ti rafforzano. Nel caso degli umani, più ne trovi di un certo tipo, più ti aiutano a capire cosa vuoi e cosa cerchi realmente. Mi documenterò su Castaneda. Un abbraccio!

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  3. Fai attenzione che Castaneda ha scritto i primi due libri:"A scuoa dallo stregone" e "Una realtà separata" sotto effetto di droghe, che Don Juan gli dava a sua insaputa ( chiamandola la carne del potere)per staccarlo dal razionale e plasamare quella mente schematicamente accademica. Il primo libro degno di questo nome è " Viaggio ad Ixtland" dove la psicoterapia è trattata ad alti livelli...parole di M.Scott Peck.Un piccolo grande libro( poche pagine), te lo leggi tutto di un fiato ma sentirai il bisogno di rileggerlo spesso. Buona notte Enzo dormi bene!!

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