domenica 25 settembre 2011

Solo un “Arrivederci”

L
’ultima pedalata è scivolata via lasciandosi alle spalle un cielo fosco ed un sole pallido. Una perfetta sintonia con quelli che sono i sentimenti malinconici tipici dell’arrivederci. Ci rivediamo l’anno prossimo. A questo punto la valigia è sufficientemente piena, ho riposto le varie immagini in ordine sparso; è molto difficile che si sgualciscano i ricordi. Parlare con una bicicletta è un segno di evidente squilibrio mentale, vero? Beh io l’ho fatto nel momento esatto in cui l’ho appesa al chiodo e l’ho delicatamente coperta con il lenzuolo d’ordinanza. Arrivederci, le ho sussurrato. In quel momento ho preso coscienza dell’enormità dello spazio temporale che mi separa dal momento in cui salirò nuovamente sui pedali. Un tempo lunghissimo, la cui percezione negativa è aggravata da uno stato di incertezza sul futuro che, da qualche mese ha preso pieno possesso di questa casa. Si chiama consapevolezza di uno stato di cose che non lascia spazio alla programmazione, all’idea, al sogno. Uno spazio di nove mesi sarebbe anche del tutto sopportabile se il problema si riducesse essenzialmente all’aspetto climatico. Che barba l’autunno, che noia l’inverno. La luce manca, le giornate nascono di notte per finire nella notte più buia. Tutto qui? Che problema c’è? Il mio inverno sarà diverso. Ma poi, chi di noi si può permettere di programmare qualcosa? Ma sognare si, cavolo, quello si!! Accidenti, stavo per cadere nell’errore più tipico di noi umani: vivere la vita in funzione del domani. Che stupidaggine. Viviamo oggi, dai. E sapete una cosa? Quasi stavo perdendo di vista il mio oggi, la mia pedalata. Le gambe hanno fatto tutto loro, come al solito. Impazzite e trascinate dalla voglia di fare, in andata, urlanti pietà nel tragitto di ritorno. Ho percorso in totale 936 chilometri a partire dal 1 Maggio. Non ho quantificato il numero delle uscite, ma considerato il chilometraggio totale le posso fissare in poco più di ventina. Sono decisamente sugli scudi, una netta progressione rispetto allo scorso anno, soprattutto tenendo conto che il tempo a disposizione è stato assai minore. Sono soddisfatto. E quando lo dico io è tanto raro quanto vero. Buttiamoci nella nuova settimana che ci porterà dritti ad Ottobre. Io non ho paura.
 
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3 commenti:

  1. Che meraviglia!!! Non aver paura è la conquista più grande che possa fare l'uomo! " Non ho paura". Dovremo forse aggiungere..."per ora"
    Buon inizio di settimana carissimo! Un abbraccio.

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  2. scusa se te lo chiedo, ma chi ti impedisce di andarci anche d,inverno? in Olanda vanno sempre tutti in bicicletta e il tempo, lì, non è come qua, ti sto appena conoscendo e sento in te un fondo di tristezza, scusa se mi sono permessa. Maria

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  3. @Galadriel: Hai perfettamente ragione. Quel "per ora" è assolutamenet necessario. Ma sentirsi forti non ha prezzo! Buona settimana anche a te!!!!

    @Maria: non devi scusarti Maria. Il mio fondo malinconico ( più che triste ) è una costante. Ma se vorrai leggermi mi scoprirai anche sotto altri punti di vista. La bici, come la intendo io, sui lunghi percorsi d'inverno non mi piace. Ma resisterò! Un saluto..

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