mercoledì 28 settembre 2011

Prima declassata, addio.

D
a quando mi hanno tolto la “prima declassata” non è più la stessa cosa. Forse pretendevo troppo, ma non mi aspettavo neppure di arrivare al punto di rischiare di non scrivere più sul mio blog. Per farla breve, il mio caro e affezionato 17.20 per La Spezia, è stato sostituito da un regionale che arriva fino a Genova Brignole. Anche il materiale del treno è decisamente cambiato. In peggio. Carrozze vetuste, vergognosamente sporche e non è tutto. Avete presente quei vecchi vagoni a due piani dove, sopra sembra di stare in mansarda (e chi come me supera i 180 cm di altezza rischia di non starci nemmeno seduto ) ? Al piano sotto, fanno bella mostra un unico sedile per al massimo 2 persone e mezza da un lato, ed uno per una persona e mezza dall’altro. Un pezzo unico, dove ci si stringe e si fa fatica a muoversi. Aggiungiamo poi la totale assenza di porta valigie e porta rifiuti. Una vergogna. Non approfondiamo e veniamo alle penose conseguenze su tutto ciò che, questa situazione mi provoca. Non riesco materialmente a tenere il pc sulle gambe, quasi non riesco neppure a orientare lo schermo che va pericolosamente a picchiare sulle gambe altrui. Io così non riesco a scrivere. E non ho molto altro tempo ( né occasioni ) per farlo. Al momento (sono le 16.47 ) il treno è ancora vuoto, e ancora posso permettermi il lusso di buttare giù qualcosa. A prescindere da questa doverosa premessa, devo riconoscere che questi fogli, farebbero comunque fatica a riempirsi. Se questo è un blog personale dove emozioni, pensieri, stranezze e contorcimenti la fanno da padroni, allora in questa fase ogni articolo rischierebbe di essere vuoto. Come già detto, la situazione è chiara. Freddezza e indifferenza sono le sensazioni predominanti. Ciò comporta che non esistono persone, comportamenti tali da suscitare e stimolare reazioni che meritino un cenno. In effetti, a parte l’emicrania costante di questi giorni, sto abbastanza bene in questo mio essere ibrido e totalmente asettico. Faccio fatica a costruire un discorso come piace a me, faccio fatica a dissertare su questo o quel modo di agire. Probabile che chi si è dimenato precocemente dal sottoscritto, ora si pentirà amaramente di averlo fatto. Ma dov’è l’Enzo triste e lagnoso? Non dire ( tu che mi hai accusato di essere troppo pesante ) che ora non ti penti di aver buttato all’aria questa amicizia. Se avessi aspettato un po’, avresti capito che so essere più forte di quanto credi. Non sbattetemi contro, finireste con il farvi male, molto male.
 
a53

5 commenti:

  1. Ti sei beccato le 2 piano? Tra l'altro col sedilone unico? Nuoo disastro. Io ho viaggiato sulle due piano, ma soprattutto su quelle nuove coi sedili separati ed un minimo di spazio in più.

    Prova ficcarti sopra, sale meno gente e c'è meno casino, al patto di sopportare un po' di calore. Ma poi tanto quando si muove entra l'aria dal finestrino.

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  2. Caro Paolo è un disastro... Domani proverò ad andare al primo piano. E' possibile che sia più tranquillo. Poi tanto tra un po' non ci sarà problema per l'eccessivo caldo..

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  3. Sìsì, questo atteggiamento mi piace molto di più.

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  4. Grazie Shuzzy, piace anche a me... :-)

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  5. Altro consiglio: vicino alla porta intercomunicante, ci sono 4 posti con un finestrino più piccolo. Sono un po' claustrofobiche, ma proprio perché sono meno in vista, di solito se le filano meno :-D

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