C
iao S. Ringrazia pure un weekend sonnacchioso e la mia propensione al ricordo facile se sono qui a parlare di te nonostante non lo meriti. Non ti degno del tuo nome per esteso ma non per vigliaccheria. Perché tu, come A, M, e tante altre iniziali ti sei dissolta nel nulla. Le date hanno sempre importanza, e questo blog ormai parla, racconta di emozioni quotidiane ( o quasi ) e dei giorni in cui le ho provate. Questo blog mi aiuta a ricordare, ad imprimere più facilmente nella memoria le date, regalandomi prove inconfutabili di ciò che ho detto e provato. A distanza di qualche mese da quell’articolo in cui tessevo le tue lodi, innalzavo odi all’amicizia e spronavo me stesso a credere che forse, c’è sempre qualcuno che si differenzia io, ritratto la mia dichiarazione e riapro il dibattimento. Non sono un giudice, non ho un pulpito da cui inveire additandoti, non ho neppure voglia di gettare fiato per argomentare. Faccio finta di essere un uomo civile che parla ad una persona civile. Nella realtà sarebbe così semplice farlo ed invece spesso si alzano muri di silenzio che ti obbligano ad agire così, attraverso allusioni, messaggi subliminali, finta diplomazia. Ti dedico questo articolo perché solo qualche mese fa, predicavi molto bene, ed io avevo paura di razzolare male. Ora mi ergo a predicatore perché a razzolare male sei stata tu. Sempre a riempirti la bocca di belle parole, sempre a cercare comprensione, a dare consigli. Per poi cosa? Per poi rendere, in un battito di ciglia, tutto ciò che è stato detto e fatto, del tutto inutile. Ma perché a volte il destino ti fa fare certi giri? Ci sono scorciatoie così comode per arrivare alla stessa identica destinazione. Se in fondo alla strada che si imbocca c’è già scritto “Delusione”, perché dover passare attraverso le tortuose vie dell’illusione, delle belle frasi e di tutto ciò che dà adito ad una speranza? Probabilmente avessi a disposizione un navigatore speciale e dovessi muovermi a mio piacimento gli indicherei di scegliere il percorso più breve tagliando rigorosamente dossi, curve a gomito ed incroci pericolosi. Non so dove tu sia finita. Non so perché hai scelto di dissolverti. Se mi avessi conosciuto come dovevi, avresti capito che ti avrei fatto il mio solito regalo, ti avrei per l’ennesima volta detto: “Ti capisco”. Ed invece, sono rimasto qui, questa volta complice di un silenzio che non ho intenzione di rompere. Il fatto è che a volte, certe immagini tornano,le voci risuonano come in un unico trailer di un film già visto. Appunto, già visto. Non mi scomoderò a vederne altri.
Percorsi molto tortuosi in vista |
Mi permetto di mettere naso in questa questione. Enzo, ormai è palese la tua rabbia e il tuo dissenso per delle persone che, da un giorno all'altro, sono sparite come se non ti avessero mai conosciuto.
RispondiEliminaE' giusto sfogarsi e un blog è il luogo ideale per gli sfoghi. Però accanirsi non serve, e sai perché? Citandole, pure con una lettera, dai loro importanza. Se ti hanno fatto male, non meritano questa importanza. Oltretutto tanto non so se le smuoverai. Probabilmente non leggeranno nemmeno il blog - se sono sparite, non frega molto a loro del tuo blog - e se lo leggono penseranno "Che palle Enzo, ma va a bip".
Invece non filartele di striscio, anzi non dare nemmeno soddisfazione di essere arrabbiato. Così, se entreranno nel blog, si renderanno conto che a te non frega più nulla di loro. Oltretutto tu sarai più sereno e tranquillo.
Quindi esci dalla trincea e affronta nuove avventure senza pensare più al passato.
Ah, mi scuso se sono stato un po' prolisso nel commento, io non ho il dono della sinteri :-D
RispondiEliminaCaro enzo se avessimo la possibilità di sapere che in fondo alla strada che si percorre c'è la "delusione" sarebbe fin troppo comodo e facile evitarla! Io , te ed un'infinità di gente si fa le stesse domande che hai appena fatto tu... . Però lo sai meglio di me, sono esperienze della vita, non è la prima e purtroppo non sarà nemmeno l'ultima. Il rammarico per tutto quel che hai speso nel coltivare quei rapporti che poi sono svaniti uno dopo l'altro, senza nemmeno aver commesso nulla che causasse tutto ciò, c'è tutto. Ora un bel sospiro, un esame di coscienza, prendi atto che da parte tua non hai commesso nulla per meritare tutto questo, renditi conto di chi ti circondava e... incrociamo le dita per il futuro. Può solo andarti meglio... . A presto.
RispondiElimina@Paolo
RispondiElimina@Napalm
Ragazzi, vi lascio un grazie collettivo. Sto sparando le ultime cartucce. So di essere monotono, scontato, masochista, ripetitivo. Sebbene possa sembrare che io sia fermo a guardarmi dietro devo riconoscere che non è così. A volte ho come dei flash che catturo e traduco in sensazioni del momento. Apprezzo molto le vostre parole, piene di senno e di spinta a considerare di più sè stessi puntando sul futuro. Lo sto facendo; le tortuosità sono inevitabili, magari potessimo farne a meno.
Grazie ancora delle vostre parole
Non vorrei violare nessuna privacy (☺) ma anche io la penso come Paolo, non devi torturarti in questo modo: stai male solo te. Bè, un po' di sfogo va bene, l'importante è che questa cosa non ti rimanga troppo in mente. Come detto stai male solo te, ed è costruttivo se riesci ad analizzarla con distacco, ma poi basta. Buona notte Enzo, dormici su!
RispondiEliminaSE sfogarti ti fa bene, è giusto che tu lo faccia.
RispondiEliminaChi vuole ti legge, altrimenti cambia pagina. Una zampatina da Apua per strapparti un sorriso!
Sara
@Goccia di neve: Grazie anche a te, ci dormirò su di sicuro! Notte!
RispondiElimina@Sara: condivido Sara. I momenti di sfogo sono naturali e questo per me è un luogo che ritengo consono alle mie paturnie e non solo.Grazie della zampatina e buonanotte!