lunedì 20 maggio 2013

A mente fresca

S

tanotte ho dormito profondamente ma è tutto un trucco. Ancora psicologicamente turbato dalla notte di Sabato, ho indotto il sonno con una magica pastiglietta. Conta l’obiettivo ed io stamane ero riposato, quasi fresco. A trarne beneficio il mio rendimento lavorativo e, in modo particolare, l’approccio con l’ambiente, da tempo ormai difficile da sostenere. Insomma, il fine ha giustificato il mezzo. E stasera, rientrato a casa ho subito abbracciato il tempo, gli ho dato una bella pacca sulle spalle e gli ho promesso un trattamento speciale. Devo liberarmi degli schemi mentali in generale, ma quello del tempo è indubbiamente il più limitante. Pensare che la mia vita sia sotto il controllo di un infallibile cronometrista è in parte da folli, ma credetemi non è facile liberarsi delle gabbie che ci costruiamo intorno. Il tempo è poco ma alla faccia della primavera mancata e dell’estate sempre più lontana, so già che finirò per allontanarmi dall’impegno del web. Devo confessare che spesso limito le ore a mia disposizione per le piccole cose, proprio a causa di Internet. Sono ancora troppo schiavo del sistema, penso sempre possa essere un elemento indispensabile nella quotidianità. Si dovrebbe fare una necessaria distinzione: il web da un lato e le persone che ne fanno parte dall’altro; mi riferisco a quelle  che dalla rete sono piombate nella mia vita. Allontanarsi dal mezzo non dovrebbe significare allontanarsi anche da loro. Non ho mai fatto mistero del mio pensiero al riguardo. Quel mondo è tutt’uno con chi ne fa parte dunque, accantonato lui, ne accantono il contenuto. Sbagliato vero? Si, certo. Ed ecco, nel cuore di questo articolo, emergere la mia natura di uomo insensibile, così mostruosamente diverso da quello fragile e bisognoso che talvolta fa capolino. Oggi mi sono trovato a dispensare parole di conforto. Mio Dio, non ne sono capace. Non riesco a dire le solite ovvietà di circostanza legate ad un evento triste; con estrema facilità mi avvicino e mi allontano. Ci sono persone capaci di frullarmi in testa in modo ossessivo per un periodo salvo poi essere dimenticate. Sapete? Io ho paura dei numeri, sono negato in matematica. Ma nonostante tutto sono un perfetto ragioniere; nella misura in cui mi sono avvicinato a qualcuno (ed ho ottenuto un lento distacco) così io ripago con la stessa moneta. Dire che non c’è volontarietà non è credibile. Accettare il fatto di essere imperfetto, umanamente possibile.

dali-rosa-meditativa
 
 



2 commenti:

  1. Venerdì sera mi sono ritrovata in pizzeria con un gruppo di ciclisti...ci saresti stato bene anche tu!

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  2. Ah che bello Sara! Al momento sono un ciclista a riposo in attesa che arrivi la nuova macchina a pedali..Un abbraccio.

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