giovedì 2 maggio 2013

Le bizze del tempo

A

h, sono tornato al lavoro dopo quasi sette giorni di vacanza. Ma davvero? Non me ne sono reso conto. Il rientro è stato molto meno traumatico del previsto il che significa due cose: in ufficio è tutto tranquillo oppure mi sono goduto i miei giorni a casa in modo corretto, staccando del tutto la spina. La seconda che ho detto. In realtà, proprio per il fatto di aver sfruttato nel migliore dei modi il tempo libero, avrei dovuto soffrire il ritorno ancora di più. No. E comunque sono sempre il solito strano soggetto pieno di contraddizioni, dovete tenerne conto. No ma, giusto per capire quanto sono anormale, voi quando vi piazzate nel letto cosa pensate, ammesso che siate avvezzi a farlo? Io parlo. Ieri ad esempio, mi sono fatto un bel discorso sottovoce cercando di capire cosa di buono mi avessero portato questi giorni di libertà. Come premessa, un’accurata ( quanto necessaria ) distinzione tra ciò che è mondo e ciò che sono io. Non ho fatto grandi cose, non ho viaggiato, non ho socializzato, non ho riso in compagnia. Non è una novità, no? Se non si hanno amici come puoi? Poi ho affrontato la tematica relativa ad Internet. Sapete, sette giorni di libertà, per chi vive il disagio della solitudine rappresentano una seria minaccia. Il circolo vizioso è sempre lo stesso. Apatia, noia, desiderio di compagnia, confronto. E poi? E poi niente, perché il gesto della mano che spinge il coperchio del portatile annuncia che la tua serata è finita. E poi? Ecco, mi sono detto che sto prendendo le giuste distanze, che non posso e non voglio far conoscere al mondo il mio stato, almeno a chi non può capirlo. E allora sono giunto alla conclusione finale per cui, ho fatto un altro passo avanti. Poi penso di essermi addormentato. Se mai mi fossi proposto di cambiare rotta non appena la primavera avesse irradiato di luce il mondo, ora sarei qui, con il solito pugno di mosche in mano. Ora il sole ( ammesso che si degni di tornare ) dovrebbe semplicemente rappresentare una bella ciliegina sulla torta. Sto esagerando. Voglio sottolineare sempre lo stesso fatto: non accade niente, ma cambia la predisposizione. Sarà un fatto temporaneo ma mi sia concesso di starmene sereno senza scavare più di tanto. Aspettate, è arrivato il sole. Tuoni e fulmini, poi vento, ed ora la luce. Il tempo è pazzo, umorale, irritante, presuntuoso. Come me, bizzoso e insopportabile. Eccomi, sono sole, pioggia tuoni e fulmini, sono il peggior casino mai visto. Sono riuscito a farlo capire? Ci ho provato con le solite trentacinque righe. Io non ci ho capito niente, non so voi.

 
tempesta

Nessun commento:

Posta un commento

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails