martedì 14 maggio 2013

Solo fumo

S

ono attimi, momenti davvero sfuggenti ma intensi. Sono le volte in cui sento di bastare a me stesso. E sono felice. Ecco servita la contraddizione oppure l’ennesima situazione simile a quella del cane che si morde la coda. Potrebbe essere la conferma finale: io e gli altri non abbiamo nulla in comune, non ci sono possibilità, la solitudine è la mia condizione definitiva. Sembra così, in effetti è come se facessi mente locale, qualche conto sul dare e avere, tenessi in considerazione i soliti comportamenti che mi arrivano dall’esterno; nell’attimo in cui metto insieme i pezzi, la sensazione è di leggerezza. Attimi, momenti, dunque niente di stabile. Non a caso la più grande contraddizione sta proprio nel vantarmi di poter vivere di me stesso salvo poi lamentarmi in continuazione delle assenze. E’ curioso (anzi direi divertente) notare come un giorno ti sei fatto un’idea di Tizio e quello seguente vieni smentito in modo categorico. Ci giro continuamente intorno ma l’assioma da cui dovrei dedurre tutte le mie considerazioni è quello per cui ognuno pensa a sé stesso. Non è che scopro l’acqua calda ogni giorno, sono certezze che ho assimilato e metabolizzato; ingenuamente però mi aspetto sempre una dimostrazione che mi stavo sbagliando, che sono troppo categorico e pretenzioso. Credetemi, io non pretendo niente. Ormai, a quasi quarantacinque anni non posso più permettermelo; sono esigente ed intransigente con me stesso e questo va bene. Ma dal prossimo, cosa posso pretendere? Questo blog sta diventando del tutto inutile quando si tratta di riempirlo di considerazioni dettate dalla serenità d’animo. Diciamo che si svilisce, diventa freddo e senza pathos. Guardate ieri, ero infuriato. Si tratta di quelle volte in cui nello spazio di non più di dieci minuti ti ripassano davanti agli occhi, facce parole, tutto e di più. Ecco, allora il blog mi viene in aiuto. Ora sto scrivendo e noto con quanta fatica io riesca a trasmettere qualcosa che non sia la solita minestra riscaldata. Signori, sono stanco. Ma è anche giunto il momento di capire dove e quando Enzo è di nuovo cambiato ed entrato in un vicolo cieco. Ho solo l’impressione di uscirne, sono attimi. Cosa sto scrivendo? Ma cosa sto dicendo? Ma perché scrivo? Potessi, mi riformatterei senza eseguire il back-up. Siamo già a Maggio. Dio mio, non ho concluso niente.

 
42-23442907

Nessun commento:

Posta un commento

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails