sabato 15 gennaio 2011

Fase 2

A
vevo bisogno di scrivere, lo faccio ora. In treno. Tre chili in meno, fisicamente sono e mi sento uno straccio. Il mio ultimo giro di giostra ha lasciato segni profondi su fisico e mente. Un giro iniziato circa quaranta giorni fa e, spero, terminato oggi. Perché proprio oggi? Perché ad un certo punto il mio corpo dice basta e raramente lo ripete una seconda volta. Basta. Si riparte per la “fase 2”. Le occhiaie, il viso tirato, i pantaloni che cominciano a “ballare” in vita. Che quadro…Odio sentirmi oggetto di osservazioni del tipo “Sembri uno zombie stamattina”, “Ti vedo proprio magro” . Non è la prima volta che, a fronte di un periodo stressante il mio metabolismo va a puttane, il mio stomaco lavora male, malissimo. L’incidente occorso a mio padre, l’ansia per la chiamata di lavoro, mettiamoci pure un bel virus intestinale: sono stati loro i miei compagni di giostra. Vorrei sorvolare su giudizi e valutazioni legate alla mia esperienza lavorativa. Comincio a prendere coscienza di alcune cose ma, per evitare giudizi affrettati e conclusioni inopportune, penso sia necessario. Voglio anzi, devo pensare che ciò che mi è capitato è una cosa bellissima e che se ora mi sento così è perché non può essere diversamente. Passerà. Domani riprendo a frequentare la palestra e questo è un inizio. Mi sarà concesso andarci una sola volta a settimana, almeno per ora. Il tempo a volte ti avvolge, spesso disegna intorno a te limiti invalicabili. Agisce principalmente sull’emisfero sinistro, non gli concede spazio vitale, non riesci ad emozionarti. Quando però scendi dalla giostra avverti un profondo senso di pace, una irrefrenabile voglia di pensare, di lasciarti andare a quelle riflessioni che accompagnano momenti di vera serenità. E’ indubbio che questo articolo segna per me un momento di ulteriore passaggio ad una fase nuova. Ho desiderio di recuperare e riprendere il controllo soprattutto sul mio corpo. La mente? E’ ancora troppo lontana dall’essere in grado di pensare, di elaborare concetti che esulino per una volta dalla situazione concreta ( e nuova ) che sto vivendo. Il lavoro e la mia vita sono troppo vicini e devono cominciare a viaggiare su binari paralleli. In questi momenti tiro un sospiro di sollievo, tendo la mano a quella mano e appoggio la testa a quella spalla che sono le sole ad apprezzarmi in tutto ciò che sono. E riparto.


7 commenti:

  1. Non puoi pensare al corpo senza pensare allo spirito. La mente è la prima cosa che deve stare bene, perché se lei sta bene, starà bene anche il corpo.

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  2. L'ho sempre pensato Paolo. Ma in questo periodo lo spirito sembra perdere colpi mentre il corpo lavora, e male. Istintivamente mi preoccupo di questo. Ma so per certo che devono andare in sincrono.

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  3. Capisco bene che il lavoro adesso ti prenda tantissimo, ma come dice Paolo, e come hai sottolineato anche tu, tirare avanti così ancora per molto non ti porterà nulla di buono.... ritorni in palestra, se pur con qualche limitazione: bellissima notizia :) !
    Sono sicura che ti aiuterà un po' a ritrovare un poco di tempo per te, in fondo te lo meriti davvero.
    Anche il cibo non è da sottovalutare, caro Enzo, perchè ingollare schifezze diventa una grande tentazioni in situazioni di fretta o concentrazione, ma non fanno assolutamente bene! Riguardati! So che sembro mia nonna, però ammalarsi non è una gran bella prospettiva, sopratutto adesso che sei sulla cresta dell'onda di una nuova avventura :)

    Un abbraccio!!

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  4. Grazie Goccia, le tue parole mi sono di grande conforto. Non posso e non voglio far si che il lavoro, i viaggi e via dicendo assorbano completamente la mia vita. Credimi, sto molto attento all'alimentazione. La palestra? Un ritorno che mi ha già regalato benefici. Buona serata!!!

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  5. Enzo credo che in certi momenti dobbiamo congedarci da quella parte di noi stessi che non ci appartiene più.
    Intanto questa cosa del lavoro è una cosa importantissima per la tua vita, che veramente ti ha portato a una bella svolta.
    Sei un bel ragazzo, e allora perché non togliere l'icona di un fumetto e metterci una tua bella foto. Magari di quando vai in bici, accipicchia!

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  6. Sara grazie per il bel ragazzo ( immeritato). Si, ho voglia di lasciarmi alle spalle ciò che non mi appartiene, un po' camaloente cambio pelle ma non anima.
    Ah ah questo fumetto è un po' impersonale vero? Seguiro' il consiglio..

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  7. Molto meglio!!!In attesa di una in cui ti si vedano gli occhi...ma non c'è fretta.
    Io ti capisco, un po'per età, un po'per vissuto.
    E'in noi stessi la chiave: lo scorso anno ho vissuto un periodo piuttosto impegnativo sul posto di lavoro; le cose sono girate meglio quando ho smesso di comportarmi come l'eterna ragazzetta precaria, che non doveva protestare, che aspettava che qualcuno si accorgesse del fatto che fosse brava etc.
    Bisogna essere un po'duri e un po'bruschi.

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