N
on c’è nulla di dolce nel rientrare al lavoro dopo quindici giorni di vacanza, di ciò sono perfettamente consapevole. Eppure io, qualcosa di buono riesco anche ad intravederlo. Cosa mai vedrà, direte voi. Come capitò per il giorno che precedeva l’inizio delle mie ferie, anche oggi sono stato colpito dalla maledizione dell’ultima pratica. Beh, se l’impatto è questo, ben venga; vorrà dire che sono partito già forte e che tutto non potrà che essere in discesa. Come potete notare, il mio ritorno nel mondo delle pratiche di residenza mi vede stranamente ottimista. Sono ben complicato. Quindi, sembra proprio che qualcosa di dolce esista. Ieri stavo lì a chiedermi quale sarebbe stata la migliore tattica per affrontare il rientro: “Mi butto subito a manetta, oppure mi lascio prendere dallo scazzo e parto in prima?”. In realtà, dopo aver accuratamente verificato che nessuno avesse messo a soqquadro il mio sportello, non è passato molto perché cominciassi. Si è fatti così. Non esistono tattiche, tecniche o roba varia. Ma come dico, questo ritorno un po’ di dolce ce l’ha. Via, alle spalle quindici giorni di relax, già totalmente dimenticati. Certo è che, se avessi fatto vacanza vera, magari in una località paradisiaca dell’Oceano, oggi non sarei certo qui a trovare qualcosa di buono nell’aver di nuovo a che fare con timbri e carte. Metteteci un po’ di tutto, ma converrete con me nel dire che a qualcosa le vacanze sono servite e a qualcosa servirà essere di nuovo in moto. Già oggi mi sembra passato un secolo da quando ad un certo punto delle mie ferie pensai di essere ripiombato nel torpore e nel grigio dei miei momenti in compagnia dei fantasmi. Chi ci pensa più! E sembra passato un altro secolo da quando ho cominciato a dibattere ( tra me e me, ovvio ) sulla mia qualità di vita e sul fatto che in fondo le vacanze mi avevano rivelato una cosa importante: io, una vita, non ce l’ho. Beh insomma, abbasso le paturnie e la tristezza. Ci è voluto il ritorno al lavoro…Tutto questo sa di assurdo, ma verità delle verità, è così. Attenzione però: io ho ancora una settimana di ferie, a Settembre. Gli obiettivi però sono diversi. Ricordate quando ho parlato di rivincita? Ecco penso che proprio da Settembre avrò modo di mettere in pratica ciò che intendo; non dico nulla ma per il sottoscritto sarebbe un passo importante verso la consapevolezza che, anche da soli, si può fare e si deve fare qualcosa. Beh, ci penserò a tempo debito. La prima declassata non ha un sapore dolce però, eh, ce ne vuole per sentire qualcosa che non sia un terribile odore di sudore…
io per una birra ci sono :)
RispondiEliminaGrazie! Ci conto speriamo prestooo!!!
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RispondiEliminaTu dici Roberto? Va bene, starò attento al contenuto. Il vaso fa molto rumore al momento..
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