C
alendario alla mano, non saranno poi molte le occasioni per una nuova pedalata. Diciamo non più di due ragion per cui, si ritiene opportuno ( anzi necessario ) programmare con dovizia. Come è tradizione, l’ultima uscita mi porterà alla collina del silenzio, quella che per il sottoscritto è diventato ormai un luogo caro. Per tradizione inizio e termino la stagione facendo tappa lì. Non ho dedicato molti articoli a questa estate sui pedali nonostante li meritasse alla luce degli storici traguardi raggiunti. A cominciare dal numero dei chilometri che, probabilmente toccherà quota 800. Si è trattato quasi sempre di uscite finalizzate a liberarsi di quelle solite zavorre che appesantiscono schiena e mente. Ogni volta ho premuto su di un fantomatico acceleratore che, parlando di bici, ha un solo nome: gambe. Di anno in anno penso che il successivo sarà sicuramente mento entusiasmante, più faticoso; mi sto sbagliando, e probabilmente la ragione sta nel fatto che la rabbia, il desiderio forte di lasciarsi alle spalle tutto, trasmette un’energia incredibile ai muscoli. Beh, non sono certo bionico per cui quando mi esalto lo faccio prendendo come riferimento quelle che sono comunque le mie possibilità. Ma si sa, quando si riesce ad andare oltre ( anche di poco ) ai propri obiettivi, non si può che essere soddisfatti. Come dicevo non ho accuratamente documentato ogni passeggiata come avrei invece dovuto. E’ vero, quel che conta sono le immagini che ormai mi si sono inchiodate in testa e difficilmente riuscirò a dimenticare. L’estate ha la cadenza dei miei piccoli ma intensi viaggi lungo percorsi ancora avvolti da un piacevole silenzio. Ore e ore immerso in quel piacevole abbraccio che solo i colori e i suoni della natura ti possono regalare. Non posso nascondere che quest’anno, ogni chilometro percorso ha avuto un suo preciso significato. E se da sempre io pedalo per lasciare alle spalle le solite turbe, l’estate 2011 mi ha dato un ulteriore motivo ( se mai ce ne fosse stato bisogno ) per amarla, la mia bici. Qualcuno potrà pensare che si tratti di soddisfazioni superficiali e di poco spessore. Beh, sappiamo tutti che colui il quale è privo di uno dei propri sensi, inevitabilmente sviluppa maggiormente gli altri. Allo stesso modo, in assenza ( al momento ) di altro che possa gratificare anima e corpo ecco che finisco per apprezzare qualcosa di apparentemente superfluo. Ripeterò fino alla nausea quanto, osservare il mondo da un punto di vista privilegiato (come se tutto andasse a velocità ridotta), studiare i particolari di una realtà spesso sfuggente ai nostri occhi ,regali splendide emozioni. Vabbè il solito elogio alla bici. Sono di parte.
anch'io! io uso la bici per i miei spostamenti quotidiani e, se me la togliessero, sarebbe una tragedia.
RispondiEliminaBello!! Guai al mondo, la bici è sacra!!!!!
RispondiEliminaIo penso che andrò in bici anche a fine settembre e se possibile anche ai primi d'ottobre.. mi mancherà la mia bici uff!è da quest'estate che ho cominciato ad amarla veramente!
RispondiEliminaOvviamente nemmeno io non sono velocissima ma cerco sempre di andare un pò più veloce delle mie possibilità.. ovviamente cercando di non rimanere senza fiato.. eheheh!
Adoro quando vado alla velocità che piace a me.. mi fa sentire forte in molti sensi!
La bici da una soddisfazione incredibile..Per me sono stati 320 km di vera passione!
Capisco anche la tua voglia di esternare questa tua passione!
Il tuo post descrive in gran parte le mie emozioni!
A presto.. Sibilla
Brava Sibilla. Io ho programmato ancora due uscite forse temendo che il tempo possa peggiorare. Naturalmente non metto limiti alla provvidenza!!!!! Un abbraccio
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