mercoledì 22 giugno 2011

Autocelebrazioni (?)

P
er quel che può significare, ho superato il periodo di prova. Significa poco considerando che i casi in cui si è verificato il contrario sono infinitesimali ( avrei probabilmente dovuto uccidere qualcuno ). Ben diverso è lo spessore di questo “passaggio” se lo si contestualizza alla realtà che sto vivendo e se lo si colloca in uno spazio temporale più ampio, diciamo un lungo momento che si estende fino ad un paio di anni fa. Non riesco per indole a banalizzare, mi piace dare un tono di ufficialità ad eventi che ai più invece appaiono scontati e di scarsa importanza. Colpa del mio prendere sempre tutto e troppo sul serio, ma a questo male non c’è rimedio. Ed allora, cerco di convincermi che l’aver superato l’ostacolo non ha alcun valore ma solo per chi lo vede da fuori. Sono di fatto giunto al traguardo di un tortuoso percorso sviluppatosi nell’arco di molti anni di vita. Curve, salite, ripide discese, terreni sconnessi che provocavano cadute. Sempre poi a rialzarmi e a riprendere un cammino che a volte non sapevo nemmeno io dove mi portasse. Ora che ci penso, mi rendo conto che un vero momento di svolta c’è stato e devo dire grazie soprattutto ai miei e alla mia famiglia se quel giorno di qualche anno fa, mi spinsero a scegliere una strada. Che, all’inizio sembrava del tutto disagevole e che io ho puntualmente osteggiato. Una strada che richiedeva uno sforzo mentale, ancora concentrazione, ancora libri, ed una buona dose di fortuna. Contestualmente ho iniziato un percorso interiore, alla scoperta di quelle qualità che io tenevo ben nascoste ( o meglio, non riuscivo a vedere ). Mi riesce difficile dirlo, ma sono orgoglioso di me. E questa volta un “meglio tardi che mai “ non è solamente un modo di dire. Mi è venuto naturale a questo punto della mia vita, andare a ritroso perché, una volta arrivati è sempre troppo facile dimenticare chi si è stati e cosa si è dovuto attraversare e subire per giungere alla meta. Al sottoscritto viene naturale non dimenticare. Se lo facessi non mi riconoscerei perché l’umiltà è stata poi in fondo il mio asso nella manica. Non mi voglio soffermare sui rimpianti perché tante sono state le occasioni perdute, ancor di più le parole ed i consigli troppo frettolosamente dimenticati. Oggi, alla fine della giornata mi sono lasciato andare ad un’affermazione del tutto inusuale: “Ah….oggi sono orgoglioso di me”. Lo dicevo in riferimento all’andamento positivo e produttivo del mio lavoro odierno. Ma in realtà era la mia voglia di gridare al mondo la mia felicità. Il fatto che, anziché pensarlo io lo abbia esternato è segno evidente di una mia finalmente ritrovata autostima. Traguardi. Oggi sento di essere arrivato dove non avrei mai pensato. Bravo. Permettetemi di dire che sono anche felice.
 

3 commenti:

  1. Quindi oggi era il giorno del passaggio della prova? Che bello, queste notizie danno sempre felicità, ottimo direi :-D

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  2. Bravo!! sono molto contenta per te!!
    Non tutti possono dire di essere orgogliosi di se stessi! è un bellissimo traguardo!
    A presto..Sibilla

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  3. @Paolo: grazie amico mio, sono giornate che non si dimenticano...

    @Sibilla: Grazie Sibilla!! Orgoglioso di me...ancora mi chiedo se sono io a dirlo!!

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