giovedì 14 aprile 2011

Sole in faccia (danni permanenti)

A
vvicinarsi al luogo di lavoro non è mai qualcosa di entusiasmante. Io in un certo senso me la prendo comoda, mica guido io. Raggiungere Torino ha comunque un certo fascino, le montagne ti si parano innanzi piano piano, ti regalano uno speciale benvenuto. A volte penso a quanto siano ipocrite: si manifestano in tutta la loro bellezza quando i cieli tersi ne svelano la magia incantata poi, diventano cornice e scenario del tuo luogo di lavoro. Ma che colpa ne hanno loro? Trofarello è situata sulla linea ferroviaria Alessandria-Torino e annuncia l’ingresso in provincia. Qualche giorno fa la mia testa ciondolava paurosamente; solitamente quando decido di leggere ho un’autonomia di circa venti-venticinque minuti, quando invece mi sparo musica a palla nelle orecchie resisto quasi fino a destinazione. Un paio di giorni orsono era il turno del libro; a svegliarmi un potente quanto piacevole raggio di sole che sembrava puntasse solo il sottoscritto ( a dispetto del famoso detto secondo cui l’astro per eccellenza bacia i belli..). In quel preciso istante, al di là della bellissima sensazione provata ho dato spazio alla fantasia e mi son detto: “ Pensa se il sole potesse decidere di illuminare ogni giorno una persona a suo supremo ed insindacabile giudizio, oscurando tutti gli altri”. Ognuno di noi probabilmente avrebbe la possibilità di godersi totalmente quella unica possibilità, giocando tutte le proprie carte, rischiando tutto il possibile senza timore di essere giudicato ( gli altri, tutti, sono in ombra ). La luce ci guiderebbe, non subiremmo alcun condizionamento, finiremmo finalmente per essere noi, per volere ciò che realmente vogliamo. Mi piace pensare che per essere davvero sé stessi in fondo occorre essere anche un po’ megalomani, e credersi illuminati da una luce particolare che nasconde nell’oscurità il mondo che ci circonda. So che si tratta di affermazioni astruse e senza alcun senno, ma non voglio creare metafore che poi hanno nella retorica il loro tratto tipico. Sto solo lavorando di fantasia, provo a mettere insieme qualche idea partendo da un evento del tutto normale. Sappiamo bene quanto noi, le nostre idee, il libero arbitrio siano purtroppo fortemente condizionati da ciò che sentiamo e vediamo. Probabilmente bisognerebbe ciascuno sentirsi illuminato da luce propria; essa ci condurrebbe su di una strada che è inevitabilmente quella. Ma così non avremo più possibilità di scegliere, di confrontarci, giusto? Noi e solo noi, vivendo a compartimenti stagni. Soluzione inumana, innaturale. Abbiamo bisogno di altre luci, abbiamo bisogno di guardarci intorno. Allora perché ho fatto tutto questo ragionamento? Per contraddire me stesso? Ma no, ho solo voluto cercare di inculcarmi il convincimento che in effetti, tutti abbiamo bisogno di tutti, ma quando è il momento delle scelte, delle decisioni, bisognerebbe spegnere l’interruttore e guardare avanti. Noi luce, gli altri, oscurità. Vogliamo essere noi stessi sempre e comunque? Non facciamoci accecare dagli altri soli, facciamo finta che siano tutti in ombra. Ma cosa ho scritto? Probabile che quella vampata di luce sul viso mi abbia provocato danni permanenti.

inoka_1

3 commenti:

  1. E' chiaro quello che dici...
    Io penso che in ognunodi noi ci sia il proprio sole.. basta farlo brillare!
    Ricordo i giorni oscuri.. era talmente tutto buio che nessuno mi notava... Ora ho un bel sole dentro di me e la gente mi vede e mi cerca...
    Non penso sia bello brillare oscurando gli altri.. la cosa fantastica è brillare di luce propria!!
    Se si brilla di se.. non c'è la paura del giudizio e del condizionamento no?
    Ma correggimi se sbaglio!!

    Ah.. le montagne che vedi tutti i giorni sono fantastiche! Ho vissuto a Biella e venivo parecchie volte a Torino... che belle montagne davvero!!

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  2. Ricorda, anche in un giorno in cui il cielo è nero con nuvoloni scuri, sai chi c'è dietro? Il sole, è sempre lì. Questa metafora è utile per capire che anche dietro una giornata negativa, c'è comunque un aspetto positivo che ci aspetta. Se non ci fosse, sarebbe ancor più buio e freddo il mondo.

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  3. @Sara: non ti sbagli affatto Sara. Il mio articolo parte ( almeno sembra ) verso l'affermazione del nostro Io quasi a discapito degli altri. Ma poi, corregge la rotta, non potendo mai la nostra vita prescindere da quella altrui!!!! Le montagne? Ne sto riscoprendo la bellezza, io che adoro il mare!!!!

    @Paolo: Il sole? Vita. Il sole? Hai ragione, è sempre là, anche quando le nuvole lo nascondono. Se imapriamo a vederlo e a sentirlo comunque, tutto sara' più bello!

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