mercoledì 1 gennaio 2014

Solo un Mercoledì

S

arà stato il bianco fresco oppure gli anni 80. Io che guardo le mie gambe muoversi ritmicamente poi alzo gli occhi al cielo sfidando il termometro che dice zero gradi. Per una sera o forse solo per poche ore lascio che il corpo faccia la sua parte senza permettere intrusioni cervellotiche. Sarà ma in quei brevi frangenti è come avessi trovato la soluzione che cerco da tempo, una piccola combinazione che mi apra magicamente la cassaforte della vita. Io che faccio balletti, irrigidito dal freddo e con un bicchiere di plastica vuoto in mano. Oggi sono qui, stasera mi scateno e non penso a nulla, fa un freddo becco ma chissenefrega. Figuriamoci, alla fine i pensieri sono arrivati e forse, pure la soluzione: oggi, domani, tra un mese, tra un anno tutto sarà uguale a ieri, ieri l'altro, qualche mese fa. Voglio cambiare qualcosa? Non so se posso, forse il destino sta vincendo la sfida, piano piano afferra il coltello dalla parte del manico e minaccia pericoli. Quando penso alla salute, alla mia e quella dei miei, a come si può d'un tratto ritrovarsi sperduti mi afferra la convinzione che io non stia vivendo affatto. L'errore più grande che potrei commettere è quello di riprendere a programmare la mia vita promettendomi di fare questo e quest'altro: i famosi propositi. No. Sono pronto, devo essere preparato a tutto e mi è concessa una sola chance: vivere. Lo vogliamo fare, Enzo? Il bianco fresco e gli anni 80 mi hanno detto che c'è una gran voglia di farlo, di lasciare un'impronta. Una stupida bevuta e canzonette posso fare tanto? Non è iniziato un nuovo anno, neppure una nuova vita, non sono cambiate le cose; oggi non è il primo Gennaio oggi è solo Mercoledì. E adesso cacciamo via le paturnie, smettiamola di avere paura della vita solo perché è lei a dirigere il traffico, non cerchiamo di avere necessariamente tutto sotto controllo. E' anche ora di dire basta all'idea che guardando le cose positivamente è più facile che ti arrivi la bastonata. Quanto è difficile, vero? Questo post del Mercoledì mi ritrova un po' avvinazzato e forse febbricitante. Perdonate dunque le curve pericolose dei discorsi affrontate con la solita incoscienza. Lascio che mi prenda il sonno. L'augurio è quello di trovare ogni giorno la soluzione al problema, sarà sicuramente più facile che risolvere il rebus chiamato vita. Buon inizio.



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