lunedì 26 agosto 2013

Scorte di emozioni

C

’è stato sempre ben poco spazio per le emozioni positive in questo blog. Ora le cose sono cambiate (oppure stanno cambiando) ma devo fare i conti con la mia proverbiale aderenza alla realtà, vero e proprio piombo che mi tiene legato a terra. Pochi voli pindarici dunque, ma guai smettere di emozionarsi. Chi mi conosce sa bene quanto mi sia difficile descrivere a parole i rari (ma tremendamente veri) momenti nei quali il mio cuore mette al tappeto il cervello. Mi tocca ammettere che si tratta di frangenti in cui la solitudine raggiunge la piena esasperazione ma, al tempo stesso, è mezzo essenziale per godere in modo genuino e privato, del bello della vita. Devo ringraziare le ultime uscite con la mia amica a due ruote. Molteplici le ragioni per ritenermi soddisfatto: innanzitutto ho riscoperto il gusto dell’impresa, della determinazione, di quel pizzico di coraggio. Salite. Per chi ama pedalare come me rappresentano il vero momento in cui giocare le carte a disposizione mettendo sul piatto oltre alla forza e al fiato, un minimo di attributi. Metafore della vita. Enzo è un pauroso cronico, soprattutto è terrorizzato dall’idea di poterlo raggiungere, un traguardo. Dunque potrebbe farcela, ne ha tutte le potenzialità, comincia e poi? E poi rinuncia. Piccoli passi. Ora le mie gambe corrono, lottano, la mia testa guarda alto al prossimo tornante, ce la posso fare. Dove sta l’emozione? C’è ma non si vede ed è lì, in cima a quella salita e alla voglia di proseguire, di scoprire nuovi panorami. Proprio come ieri. E quel silenzio? Che dire di quel momento nel quale ho tolto il casco, ho respirato a pieni polmoni e mi sono inebetito davanti ai colori? Ecco un’altra (l’ennesima) immagine da conservare, pronta all’uso quando ce ne sarà bisogno. Scorte di emozioni. Sapete, io non so se sia poi così tutto positivo. Mi spiego: lo è, indubbiamente; lo è perché ciò che sento è ciò che vorrei poter congelare e non dimenticare mai. La domanda è: sarei davvero capace di vivere l’emozione con la stessa intensità se mi trovassi a condividerla? In realtà già lo sto facendo con voi ma riconoscerete che ben altra cosa è raccontare un palpito del cuore a posteriori. Non so, la smetto di pormi domande e metto tutto nel baule. Queste cose mi rallegrano.

 
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