venerdì 16 agosto 2013

Incursioni

R

ieccomi gambe incrociate ed abat-jour. Rieccomi a parlare di me, del mio stato d'animo, delle paure e degli incubi di queste ultime notti. Niente di grave per fortuna, solo qualche sogno nel quale mi ritrovo nel bel mezzo del mio ambiente di lavoro e sento chiamarmi a destra e a manca. Il subconscio lavora così, del resto Lunedì rientro. Tutto questo potrebbe anche essere valutato positivamente giacché provare angoscia per la fine delle vacanze significa che ne ho goduto nel modo giusto. Non so dare un giudizio in tal senso, magari potrei azzardare che sono state abbastanza serene. Io sono realmente ossessionato dai ritmi del tempo. E. mi aveva consigliato di approfittare di questa fase di vacanza per esercitarmi sulla gestione degli orari, nel senso che avrei dovuto strafregarmene di ogni scheda procedurale o programma impostato che sono tipici del mio modo di vivere. Mi sono ammalato a furia di viaggiare e guardare i tabelloni degli arrivi e partenze. Temo che dovrò deludere E. perché non sono riuscito pienamente nell'intento. Spesso e volentieri mi sono trovato in situazioni degne della massima tranquillità e tali da essere godute con la dovuta calma, nelle quali però ho dimostrato di non essere in grado di vivere il momento. Quindici giorni sono uno sputo. Il tempo negli ultimi anni sembra aver preso velocità. Si sa che è una stronzata, ma è legata al correre degli anni e al progressivo invecchiamento che noti nelle persone a te care e che ti girano intorno. Insomma, il mio blog sopravvive grazie a queste incursioni con cui cerco di analizzarmi non più in modo quotidiano e snervante ma, dopo aver preso un bel respiro e aver raccolto materiale di valutazione. Non sembra anche a voi che vada meglio? E ora si ritorna, in quell'ambiente così caotico, frustrante, snervante, insopportabile. Non so se mi sono goduto la famiglia come avrei voluto; diciamo che se si vuole, si riesce. Tornerò a breve da E. e riprenderemo il discorso, perché l'obiettivo rimane sempre quello, liberare Enzo dalla schiavitù dei programmi, della vita secondo canoni precisi, mentali, temporali e via dicendo. Mi sono abbronzato, mi piaccio. Anche se l'abbinamento posizione yoga e abat-jour non è portatore di buoni ricordi.

 
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