sabato 21 aprile 2012

Rinforzo esterno

D
opo tantissimo tempo ( forse più di un anno ), questa settimana sono riuscito ad andare in palestra un paio di volte. Inutile sottolineare quali e quanti benefici, lavorare di pesi e di corsa, mi sta portando. Vivo una fase nella quale il corpo risponde ottimamente alle sollecitazioni e mi sento davvero alla grande. Sempre più netto dunque il contrasto tra benessere fisico e mentale, praticamente inversamente proporzionali uno all’altro. La mia inquietudine interiore è ormai un dato di fatto. E’ tuttavia il momento di far breccia in questa nebbia, di squarciarla. C’è tanto bisogno di cieli limpidi, di vederci chiaro, di proseguire con idee precise e obiettivi  ben determinati.  Arrivo dunque in grande spolvero all’imminente “stagione dei pedali”, come la chiamo io. Ebbene ci siamo, credo proprio che la prossima settimana comincerò. Mi fa piacere, sono davvero soddisfatto del lavoro invernale, e non credevo proprio di arrivare ad una condizione tanto buona. E proprio stamattina mentre l’istruttore mi chiedeva se stessi bene, osservando il carico dei bilancieri, mi sono reso conto di quanto io riesca a mettere passione vera, laddove lo desidero, laddove sono gratificato da risultati. Appunto, i risultati, il famoso “rinforzo esterno”. Quello stesso riscontro che cerco negli altri, sbagliando ovviamente, ma dal quale spesso non riesco a prescindere. Niente di più insensato, lo so, perché ciò sposta inevitabilmente l’attenzione proprio sul prossimo anziché su me stesso. Se io amassi il mio essere disponibile, la mia sensibilità prescindendo dal fatto che venga no compresi, magari pure riconosciuti, forse avrei trovato la soluzione. E allora basta, è ora di finirla davvero, è ora di uscire a testa alta. Come il colesterolo, anche l’orgoglio può essere buono e cattivo. Del secondo sono completamente sprovvisto, quanto al primo invece, ne sto facendo richiesta. Smettila, Enzo, di abbassare la testa, piantala di pensare che tu non sei in grado di farcela, anche da solo. Non avere paura. Come hai sempre sostenuto, chi ti ama, ti segue. E’ assurdo, irrazionale, anacronistico credere che alla tua età tu stia ancora a pensare. Scrivilo per punizione sul blog almeno cento volte.

pudrete-flanders

3 commenti:

  1. Io invece ho ripreso il calcetto oggi. Sono stanco, ma la prima volta dopo anni è normale.

    Però ora vorrei riprendere la pallavolo, che mi ha dato maggiori soddisfazioni.

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  2. I risultati non sempre arrivano. Non sempre si può fare affidamento su di essi... anzi, meglio prepararsi al peggio, ovvero al loro non arrivo, per evitare ulteriori problemi. :)

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  3. Lo sport, Paolo, regala enormi soddisfazioni. La stanchezza ci sta, i benefici verranno dopo.

    Tanteformiche, le aspettative. Maledette. Giusto, molto meglio prepararsi alla fregatura. :)

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