giovedì 22 marzo 2012

Secondo atto

E
rano le sei e mentre mi avviavo in stazione pensavo all’articolo che avrei scritto. Mi sarebbe piaciuto esordire così: “ C’è qualcosa di magico in queste chiare mattine di Marzo, nel sole delle sette che ti batte in faccia”. Magico al punto da invogliarti ( nonostante l’ora ) a spararti la musica nelle orecchie battendo ritmicamente le gambe e le mani. Avrei voluto iniziare così. E’ vero, una giornata storta capita a tutti, ma dedico questo post al mio passato da disoccupato e da ragazzo pieno di problemi. Ho un bisogno assoluto di tornare ad assaporare quei momenti, quella fase della mia vita dove, nonostante tutto, io ero in grado di apprezzarla con le sue manchevolezze. Pieno di problematiche personali e caratteriali ma in fondo, fortunato. Adesso io devo considerarmi fortunato per forza: chi lo dice? Chi lo dice che aver trovato un lavoro fisso significhi essere fortunati? Innanzitutto mi sono fatto un culo tanto per vincerlo, il concorso, nonostante ciò non mi considero un eletto. Anzi. Toglimi lo spazio ed il tempo vitale, aggiungi la certezza di arrivare ad un ormai prossimo esaurimento nervoso in men che non si dica. Io non sono fortunato e credetemi, non mi annoio sul posto di lavoro. C’è qualcosa che desidero con tutto il cuore. Tornare indietro ai miei tempi bui, perché solo allora io vivevo in una dimensione più consona al mio essere. Si perché, non pretendevo, non desideravo, non avevo diritti ma tutto finiva lì. Avevo i miei limiti, mi arrabbiavo, ma non potevo cambiare più di tanto la mia situazione. Ora che recito il secondo atto della mia vita, mi rendo conto che la scenografia nella quale mi muovo non mi piace affatto. E sto seriamente pensando di abbatterla. Mi conosco, sono un impulsivo e temo che potrei fare più danni di quanto non immagini. Non mi piace, non mi piace e non mi piace. Non voglio lavorare e ritrovarmi sempre a dover fare i conti con una vita squallida ed inutile. Ho bisogno di avere gratificazioni ( fossero esse solo qualcuno che ti dice “andiamo a fare una vacanza” con il piacere di dirtelo ). Ho bisogno di vivere. Se non ho niente di tutto questo, delle due l’una: me ne frego totalmente di un lavoro inutile oppure mi tuffo anima e corpo nel mio recente passato. Solo così potrò tornare ad apprezzare la vita, le sue rinunce e i suoi limiti. Torno indietro, e molto volentieri.

bozzetto-per-il-secondo-atto-di-una-delle-ultime-sere-di-carnevale-di-carlo-goldoni

4 commenti:

  1. Sta a volte nella follia la vera saggezza, secondo me. Non essendo nei tuoi panni, posso capire solo in parte ciò che provi, ovviamente, però credo che molto del tuo "fastidio" dipenda dalla prospettiva in cui vedi o "non vedi" le cose. Ad ogni modo, sei tu a guidare la tua vita e una retro marcia può essere davvero la soluzione :-)
    Un saluto

    RispondiElimina
  2. Ottima quanto pertinente osservazione Marcello. Il mio punto di vista è incline alla follia. Non ho vergogna ad ammetterlo. Nel mio essere strano e bizzoso, ritrovo la mia vera natura. E sebbene io non sia un amante del rischio nella vita reale, quando penso e rifletto mi gioco tutte le carte. Un saluto a te.

    RispondiElimina
  3. Ciao Enzo. E che sono questi capricci? Lo so bene, li conosco: é la primavera. Nel senso che siamo di nuovo in primavera, tutto rifiorisce e si rinnova, e noi ci sentiamo sempre allo stesso punto, senza novità da vivere...Un pò soli...un pò musoni...Eddai, che appena scenderai la bici dal chiodo, la vita ti sembrerà più sopportabile! Quando mi lamento del mio lavoro, noioso, stressante, ripetitivo, mi dicono che un lavoro ce l'ho, altri invece no. Quando mi lamento della mia solitudine, mi dicono che così non devo sottostare a compromessi, che tante coppie sono insieme solo per pigrizia... Ce n'è per tutti! Un abbraccio forte.

    RispondiElimina
  4. Ciao Viola. Lo so, sono piccoli capricci, tanto per ricordarmi che in fondo non sono l'unico che si lamenta, non sono l'unico che se la prende. E' Enzo. Lui fa sempre così perchè in fondo non cambia mai. E poi, ricomincia a vivere ( o meglio, a sopravvivere ). Un abbraccio.

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails