domenica 11 marzo 2012

Ridere di me

Ora, ho persino stancato me stesso a furia di ribadire la mia voglia di isolamento. Mi sono alienato, la mia campana di vetro sembra anche piuttosto comoda, è inutile stare qui a raccontare sempre le solite storie. Di tanto in tanto, tuttavia, avverto brividi di vita. La tentazione spesso è forte, ma di che tentazione si tratta? Di quella di comunicare al mondo virtuale che ci sono, che non sono sparito. Ma può esistere tentazione più stupida? Pensate che qualcuno se ne sia accorto? Pensate che io abbia ricevuto domande e curiosità sul perché della mia lontananza? Che ridere. Se io in un attimo cancellassi tutti gli account cambierebbe qualcosa? Qualcuno sentirebbe la mia mancanza? Rido ancora. Dunque, a prescindere dal fatto che non frega a nessuno se ci sei o non ci sei ( salvo debite eccezioni che ormai trascendono il virtuale) la questione è un’altra. C’era un tempo in cui, non avendo un lavoro fisso ed essendo affetto da sindrome da scarsa autostima, rifuggivo i rapporti; la ragione era semplice, psicologicamente rappresentava una mazzata la classica sequenza di domande : “Che lavoro fai?, “Sei sposato?” ecc.. Cosa rispondere, cosa raccontare per giustificare l’anacronismo tra età anagrafica e realizzazione personale. Pugni nello stomaco che riportavano a galla, puntualmente, gli errori del passato, i sensi di colpa. A quel tempo ripetevo a me stesso che, se fosse passato l’autobus giusto, tutto sarebbe cambiato. In fondo io sapevo di non essere quello, di amare la gente, di voler vivere. Ed ora che l’autobus è passato e ci sono saltato sopra in tempo? Perché, nonostante tutto continuo a chiudermi in me stesso? Cosa mi preoccupa? Mi fa così tanta paura la gente? Timidezza? Timore di delusioni? Incostanza? Scarsa convinzione nelle potenzialità del rapporto? Insomma sapete che non lo so? E se fosse semplicemente astenia? E se fosse semplicemente che, lavorando per otto ore e viaggiando per altrettante quattro incrociando gente, io non voglia vedere altro che l’ombra di me stesso? No perché una spiegazione devo darmela. Oppure, ma chi me lo fa fare a cercare una spiegazione? Pormi delle domande è lecito, trovare risposte quasi impossibile. Sarebbe opportuno io ridessi un po’ di me. In fondo sono anche divertente.
 
Take a Smile -)

8 commenti:

  1. Hey man, it's Dario. Just wanted to let you know; that if you ever need someone to talk to, I'm here. There's the language barrier to contend with, but it can work if we try. Anyhow, I hope that just as the days get longer, brighter, and warmer, so does your life. Take care my friend.

    RispondiElimina
  2. E se fosse semplicemente che cè tanta di quella merda fuori che si preferisce rimanere puliti sotto alla campana di vetro? Che male cè a voler rimanere puliti e far parte di una minoranza? Guardati attorno ci sarà una che, anche lei fa parte di una minoranza e preferisce rimanere pulita? Te lo auguro con tutto io cuore.
    Un po' di autoironia fa sempre bene! Un abbraccio.
    Ps.A me mancheresti amche se ho fatto una pausa (per rimanere pulita) ti ho sempre letto e mi mancheresti.

    RispondiElimina
  3. S', ridere di te, degli altri, di tutti, degli alberi, degli animali, del cielo, delle fottute città e dei fottuti fantasmi nella nostra mente. Dell'erba e del vento che la sferza.

    Ad un certo punto, detto proprio malamente, fanculo tutto.

    Ridiamo e basta.

    RispondiElimina
  4. chissà, forse il trucco è credere sempre di più in se stessi perchè, quando ci si riesce, si scopre che la superficialità altrui non può davvero più scalfirci. ciò che può sembrare una campana di vetro spesso altro non è che una piccola porzione del nostro immenso universo. un comodo angolo nel quale ritemprarsi e guardare con lo spirito ciò che gli occhi mai hanno potuto ammirare. Enzo, ridere di sé e del mondo non ha mai fatto male a nessuno tranne che agli sciocchi. e le persone sensibili come noi tutto possono essere tranne che sciocche... un abbraccio carissimo amico mio.

    RispondiElimina
  5. quanto mi riconosco in tutto quello che dici...

    RispondiElimina
  6. @Dario, thanks so much for your comment. I appreciated it a lot. I am very proud of your friendship and I know I can always count on you. If only we were closer! Thanks again, buddy.

    @Katia, ti ringrazio. So che mi segui e mi leggi con costanza e forse, anzichè menzionare il peggio, dovrei dedicare un post al meglio, a coloro che, anche silenziosamente ti sono vicini. Grazie ancora.

    @Tanteformiche, una bella risata grassa in faccia al mondo e a tutto ciò che ne fa parte non guasta. Sto smettendo in panni del giudice severo di sé stesso e sto provando a prendermi in giro alla grande. Ne guadagnerò, lo so! Grazie!!!

    @Claudio: amico mio, che bello leggerti. Sto bene in questa campana, qui ritrovo me stesso e mi guardo con l'obiettività necessaria ad osservare il mondo con il giusto distacco. E rido, rido di gusto. Un fortissimo abbraccio.

    Moris! Che piacere leggerti qui!!! Davvero ti ci riconosci? Beh sarebbe bello parlarne se vorrai. Un abbraccio forte.

    RispondiElimina
  7. "Sei una persona buona, sei un'animo pulito, sei cosi dolce, sei, sei...sei...siamo? Che cosa è che siamo? Una maledetta minoranza di cosa? Servirà mai a chi essere una pulita minoranza? A chi mai servirà essere persone sincere ed oneste, dall'animo pulito e buono? Servirà mica a tutti coloro che appartengono alla maggioranza? Servirà per sfamare la sete di sangue di tutti coloro (uomini e...donne) che si cibano da sempre dell'insana e disgraziata ingenuità di avere voglia d'amare con disarmante animo pulito? Ma scusate un pò l'amore è una questione di opportunità, di logistiche, di condizione anagrafica? Bè sè è cosi, preferisco farne a meno di amare e di cercare di essere amato! Caro Enzo vuoi poi vedere che questa minorità sarà la maggioranza?
    Vita lunga e prospera caro compagno di sventura!

    RispondiElimina
  8. Legolas carissimo, non siamo sicuramente una minoranza privilegiata. Non facciamo certo parte di una casta. In quest caso non ci spetta alcun vantaggio, alcun profitto indebito. Solo sofferenze e prese di coscienza di quanto ormai il mondo è di chi sa fregarsene e ama vivere in superficie. Vita lunga a te e non mollare.

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails