giovedì 23 giugno 2011

Vecchi discorsi

N
on ricordo esattamente da quanto tempo non riempio questi fogli con dissertazioni sull’amicizia. Credo comunque si tratti di almeno sei mesi. La mia vita è cambiata a Dicembre e sebbene io avessi promesso a me stesso di non dimenticare quegli argomenti a me cari ( amicizia su tutti ) non sono più stato in grado di parlarne. Mancanza di tempo? Mancanza di tempo per pensare troppo. Spesso e volentieri tutto ciò che ho detto e ridetto riguardo gli amici, i loro tradimenti, le delusioni e via dicendo è stato frutto di una esagerata predisposizione ad analizzare le singole situazioni. Si sa che quando le giornate sono lunghe da trascorrere, quando giocoforza si prova a concentrare attenzioni e fiducia su qualcuno, inevitabile e talvolta inaspettata, ecco arrivare la delusione. Cosa mi è successo nel frattempo allora? In questi sei mesi ho continuato a pensare e a ripensare su persone che ci sono state ed ora non ci sono più, su quelle che io, ho dimenticato. Diciamo che la bilancia ora sta in perfetto equilibrio. Ci sono alcune persone che, a pensarci su, ancora dovrebbero dirmi il perché della loro fuga, della loro sparizione silenziosa. Mi tornano in mente, ci ripenso ma mi accorgo di non poter fare nulla. Poi ci sono quelle che più da vicino hanno seguito questo particolare momento della mia vita, ne hanno conosciuto da vicino le emozioni. Voglio però fare un “mea culpa” e passare in rassegna persone che forse ho trascurato, con le quali vorrei riallacciare i rapporti. Sapete qual è il lato comico di tutto questo? Che, il novantanove per cento di tutti questi uomini e donne a cui mi riferisco sono assolutamente virtuali. Non ho mai conosciuto di persona alcuno di loro. Avevo già detto di come forse non sia affatto possibile realizzare un piccolo desiderio, quello cioè di dare un significato concreto a questi rapporti. Di certo oggi mi sento emotivamente molto predisposto a farlo. Ma tutto sfugge. Si. Tante parole, incontri programmati e per una qualsiasi scusa, saltati. Può essere che sia una caratteristica del mondo virtuale di cui ora faccio la conoscenza. Tante parole, nessun fatto. C’è un lato ancor più comico e per certi versi contraddittorio: ora trascorro il novanta per cento della mia giornata nel mondo reale. Tempo per il virtuale ne ho poco. E la realtà che vivo è essenzialmente quella lavorativa per cui capite bene che i rapporti sono quelli che sono. Sostanza: si può essere o sentirsi circondati da tante, tantissime persone ma di fatto manca sempre qualcosa. Ho la netta sensazione che il tempo vinca su di noi, sulle nostre volontà, sui nostri progetti. Agisce in modo subdolo, a volte. Fine dissertazione sull’amicizia.

3 commenti:

  1. Continua a non parlarci, quelle sono pagine vecchie del diario, ora hai da scrivere - e preparare - pagine nuove. Il traguardo raggiunto nel lavoro può essere un segno del vento che cambia, ora quindi lascia stare il passato.

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  2. Eh le amicizie virtuali, ne so qualcosa. A qualcuno farà ridere ma ho trovato davvero delle persone stupende con cui ho passato anni ed anni in chat che altrimenti sarebbero state di mera e pura solitudine. Magari sarà solo nella mia testa ma io ci credevo davvero, ma anche se sono molto giovane (rispetto a te) credo di aver capito che nella vita non esiste nulla di certo e stabile. Per anni ed anni ho chattato con queste persone ma poi lentamente, complici molti fatti, ci siamo persi di vista (via chat) e ora, che avremmo anche i mezzi per incontrarci non lo facciamo. Insomma, tutto è mobile e mutevole e le amicizie come gli amori sfioriscono. Le persone vanno e vengono dalle nostre vite e strade diverse ed inevitabilmente solitarie (concezione forse deprimente, ma io la penso così) si incrociano e percorrono svariati chilometri insieme ma inevitabilmente tendono a dividersi.

    Ecco, ho finito per fare un post, sorry, ma quando mi prendo bene mi prendo bene!

    Insomma, ciò che è stato è stato, meglio non fossilizzarsi troppo sul passato. C'è ancora tanto da fare!

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  3. Paolo, guardare al passato in questo momento potrebbe rivelarsi un boomerang. Se capita è perchè sono vittima momentanea (spero) di un momento No..

    Shuzzy condivido ciò che dici a proposito delle strade "solitarie" che si incrociano. La mia lo era ( e lo è tuttora). Forse non riesco più a trovare stimoli o forse altre strade solitarie non incrociano la mia. Ma vivo il presente che non è tutto questo fiore, ma ha bisogno di me e solo di me..

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