venerdì 10 giugno 2011

Ancora timbri, ancora penne

A
nche per questo weekend avrò tra le mani timbro e penna. No, non sia mai, non andrò a istruire pratiche ma il mio compito sarà essenzialmente quello di compilare verbali. Ovvio che l’atmosfera sarà ben altra da quella cui sono abituato. Ho desiderato fortemente passare il fine settimana al seggio elettorale, un po’ perché avevo voglia di divagare in compagnia di persone ( spero simpatiche ), un po’ perché potrò godere di un giorno compensativo di ferie. La mia storia di scrutatore prima e segretario poi, si perde nella notte dei tempi. Ricordo benissimo la prima volta, avrò avuto circa vent’anni. Mi sono rimaste impresse moltissime situazioni, alcune divertenti, altre al limite del paradossale ma tutte degne di menzione. Vuoi vedere che proprio quando scelgo di passare il weekend al seggio ( a proposito, grazie Marcello!) il tempo regalerà giornate splendide? Cinicamente mi auguro che l’estate non decida di anticipare i tempi e non ci faccia morire di invidia per chi magari passerà questi giorni al mare. Per quanto mi riguarda, so che non avrei avuto grandi alternative, se non la possibilità concreta di un bel percorso in bici. Mi manca già; questa settimana ho tenuto molto bene sul profilo mentale ma era come se le gambe chiedessero forza. Non c’è, non ci può essere benessere generale senza che mente e corpo interagiscano. Intanto la settimana è andata via scivolando quasi senza che me ne accorgessi. Ringrazio Voi, amici lettori, per i commenti e le parole di conforto che, in questo frangente mi scaldano più del sole che non c’è. Proprio a seguito di ciò che ho letto, è nata una riflessione: credo di non essere in grado di trasmettere sensazioni non dico di ottimismo quanto di serenità. Ci ho provato, anche di recente con qualche articolo ma sento che a filtrare sono sensazioni di malinconia e vittimismo. Mi dispiace, temo di essere così. Da questo punto di vista, scrivere tradisce le mie aspettative. Temo di essere più bravo ( soprattutto negli ultimi tempi ) a comunicare dal vivo. Il momento che dedico al blog è sempre un momento di riflessione e la riflessione porta con sé un bel bagaglio di emozioni. Difficile ( almeno per me ) tirare fuori quelle positive; non perché non ci siano, semplicemente perché in fondo ciò che conta è essere sé stessi, sempre. In ogni momento. Credetemi, so anche sorridere! E spero che tra una scheda ed un verbale io possa continuare a farlo! 

5 commenti:

  1. Enzo, sarà sicuramente così vedrai...io del seggio ho dei ricordi favolosi...un sacco di gente conosciuta. E un sacco di risate! E poi nel blog ognuno di noi mette ciò che vuole...in fondo alla fine per ognuno è come fosse un diario virtuale!

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  2. Grazie Laura! Hai perfettamente ragione, nel blog mettiamo noi stessi. Avrò sicuramente qualcosa da raccontare. Un abbraccio!

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  3. Anche io sarò nuovamente al seggio, e anche io spero di farmi delle gran belle risate con i mistici personaggi che popolano i seggi del mio paese, come quelli descritti nel mio post.
    Buon lavoro, collega :)

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  4. Buon lavoro a te collega! E che anche quest'anno il seggio offra materiale per i nostri post!!!!

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  5. Enzo a e piace quando tu osservi l'umanità: mi aspetto un simpatico catalogo degli elettori referendari!

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