domenica 15 maggio 2011

Pensieri della Domenica

S
vegliarsi con la pioggia che scende e sapere di non dover rischiare un trauma cranico sbattendo ad occhi chiusi contro la porta del bagno, non ha prezzo. Oggi, Domenica, mi è stato concesso questo privilegio ma come sempre, non ho saputo approfittarne. Non ho concluso nulla durante questa settimana a parte il solito compitino allo sportello. Sapevo che avrei avuto a disposizione un buon quantitativo di ore per recuperare la stanchezza a partire dal Sabato sera. Naturalmente pagando un bel dazio, ovvero standomene a in panciolle, navigando per poi cedere ai sogni. Non entro nel merito di considerazioni ( le solite, stanche e ripetitive ) sulla qualità della vita, ma mi limito a ribadire uno stato di fatto. Ecco, questa mattina ho aperto nuovamente gli occhi alle 6.30 e ho provato a girarmi dall’altra parte. C’erano tutte le condizioni per un sonno prolungato: ad un certo punto la pioggia ha cominciato a scendere più intensamente. Niente da fare, io alle 8.30 stavo in verticale. Ma cosa avrò ben da fare? Un buon cinquanta per cento del tempo se ne va nel fare pulizia ed ordine. Vivere in famiglia ti impone il rispetto di regole: prima fra tutte, fare in modo che lo spazio vivibile sia il più possibile respirabile e gestibile. Mi viene in aiuto in questo senso la mia maniacale propensione all’ordine. Essa raggiunge picchi di cui non vado fiero quando mi condiziona a tal punto per cui, se so di non avere ogni cosa ( abiti e cianfrusaglie varie ) al proprio posto non mi sento tranquillo. Ieri pomeriggio sono arrivato da Torino alle 14.30 e dritto dritto me ne sono andato in palestra. Alle 17.30 circa tornavo a casa. Avrei potuto sbattere tutto per aria, fiondarmi sul divano, riposare e magari uscire anche la sera. Non ci riesco. E allora che me la prendo a fare? Sono mentalmente proiettato verso il ponte del 2 Giugno quando finalmente potrò scappare via da qui. Non sono mai stato in un centro benessere, e nemmeno in Trentino. Quindi ho colto due piccioni con una fava e mi sono concesso questo breve viaggio. Si vive anche così, giorno dopo giorno ma, qualche piccola aspettativa di tanto in tanto non guasta. L’esordio in bicicletta c’è stato ma al momento mi posso accontentare di immaginare e immaginarmi solitario e rilassato, pedalare tra i campi. A volte vorrei saltare da quel finestrino che con cinismo esagerato mi fa scorrere davanti agli occhi panorami di cui ancora non riesco a godere appieno. Quanto mi piace Maggio, quanto mi piace. E ieri dopo tanto tempo non ho neppure potuto godere della vista privilegiata che offre la prima declassata. Vabbè, avrò altre mille occasioni. Buona Domenica.

2 commenti:

  1. Che palla quando vorresti dormire invece sei sveglio presto. Ieri ad esempio una simpatico piccione si è messo a fare la serenata sul balcone di casa alle 7. Stavo per munirmi di ciabatta, meno male che poi alla fine ha cambiato luogo :-D

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  2. Ma che simpatici i piccioni...Io ho giusto una tettoia che sta sopra la finestra della mia camera...E sai che concerti!!!!!

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