domenica 22 maggio 2011

Un pomeriggio positivo

R
ingrazio sentitamente il mese di Maggio per questa splendida domenica d’estate. Forte era il bisogno di allontanarmi da casa, non tanto fisicamente ma con la mente. Essere altrove con i pensieri, se poi questo significava perdersi in qualche percorso di campagna, immerso nel più totale silenzio beh, meglio ancora. Ringrazio questa domenica per avermi regalato la possibilità di montare in sella alla mia bici per la seconda uscita stagionale. Ho iniziato prima quest’anno, probabilmente impiegherò più tempo a carburare ma oggi, i miei 40 chilometri me li sono fatti. Tutto intorno, campi ancora in fase di preparazione, i primi germogli del mais, balle di fieno ovunque. Ma si sente che siamo nel bel mezzo del più bel mese dell’anno, sempre che il tempo rispetti le regole. E per ora lo sta facendo. Io mi ci butto a capofitto provando a pedalare, approfittando di un mezzo più leggero, più veloce che chiede solo di essere rodato. Le villette dei paeselli che incontri lungo la provinciale cominciano ad animarsi per i primi lavori di giardinaggio; da alcune di esse ho avvertito distintamente odor di barbecue. E i bambini a rompere il silenzio del sonnacchioso primo pomeriggio. Sto tornando su vecchi percorsi , sto finalmente e con piena goduria riammirando paesaggi ai quali dò del “tu”, ben diversi da quelli che scorrono rapidissimi dal finestrino del regionale veloce. Qui tutto è visibile, osservabile, persino tangibile. So già che tornerò sulla collina del silenzio, quella a me tanto cara. Voglio presagire un’estate silenziosa e luminosa. Voglio essere ottimista malgrado nella testa continui a rimbombare qualcosa che non mi piace e di cui potrò parlare solo tra un po’. Ma oggi toccava a lei, alla mia amata due ruote e con lei ho deciso di passare un pomeriggio positivo. Il tragitto odierno mi ha portato dritto all’Abbazia di Santa Giustina; trattasi di sito medioevale benedettino immerso in un piacevole quanto silenzioso polmone verde, sulla strada che porta verso Castelnuovo Bormida ed Acqui Terme. Mi sono fermato, ho percorso un po’ dello sterrato che conduce all’interno del parco e qui ho scattato una foto. Ho fatto indigestione di silenzio, di pace, di tutto quello che mi serve per affrontare una nuova settimana di attesa. Le gambe: sembra vogliano concedermi ancora una stagione a buoni ritmi ma, trattandosi delle prime pedalate, non c’è da fidarsi. Sono rimontato in sella, e mi sono diretto verso casa, che ho raggiunto dopo 20 chilometri condotti con apprezzabile scioltezza. Grazie ancora Maggio, mi auguro di poter tornare ad approfittare di te per la prossima uscita. E non mi fare brutti scherzi. Tu sai a cosa mi riferisco.
 

4 commenti:

  1. Una bella pedalata è sempre una grande soddisfazione, aiuta a scaricare e rilassarsi. Io l'ho fatta ieri, passando per il centro della città e poi tornando a casa costeggiando la ciclabile della Martesana.

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  2. Quasi riesco a "vedere", "annusare" e "sentire", mentre ti leggo :) molto evocativo!
    Riguardo il tuo commento: un paio di orecchie disponibili sono molto rare. Sono tutti troppo concentrati sui propri dolori, sui propri impegni, sul proprio riversare sugli altri i fatti propri per prestare attenzione a quelli altrui. Ma se ne trovi un paio... tienile strette! :)

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  3. ho letto il tuo post ed il commento a marco, e ti voglio salutare dicendoti che quando pedali, non sei solo.
    sei sempre con te stesso, e se allunghi le uscite senza affannarti ti accorgerai ancora di più che sarai con te stesso ma quello vero, quello senza maschere.

    ciao

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  4. Ciao Garabondo, grazie per il tuo messaggio. Si, hai ragione. Ogni uscita, aumentano le pedalate, gli obiettivi diventano più importanti e la soddisfazione, massima. Un abbraccio.

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