domenica 17 aprile 2011

Peccati capitali

V
oglio dedicare questo articolo all’apatia, all’astenia, all’accidia, alla noia, allo scazzo. Sono qui, come un deficiente davanti a questo insulso schermo, cercando di fare zapping tra i soliti siti che ormai conosco a memoria. Sto raschiando il fondo del barile. Devo trovare qualcosa di utile da fare per occupare il pomeriggio, magari potrei fare ordine in qualche armadio dove regna la confusione. Parlo di vecchi cellulari, vecchie macchine fotografiche, vecchie radio. Tutto è vecchio e tutto è stato nel frattempo sostituito con qualcosa di nuovo, totalmente inutile, ma nuovo. La legge della compensazione. Voglio proprio vedere cosa riesce ad uscire, cosa riesco a scrivere succhiando la totale apatia di questo momento. Un altro inutile weekend se n’è andato. L’illusione la coltivi inconsciamente durante la settimana: perché alla fine del tran-tran lavorativo pensi che tu abbia diritto ad avere piacevoli momenti che ti aiutino a liberarti di pesanti zavorre. Ma so bene che, tra una pratica e l’altra, quando l’orologio segna le 16, quando quel maledetto elimina code dice che nessuno più è in attesa, nulla succederà da lì a qualche giorno. Ho voglia di lamentarmi oggi. Ieri beneficiavo di una particolare predisposizione al ricordo, e mi sono anche addormentato facilmente. Questa Domenica ha un altro sapore. Mi risveglio pensando che forse avrei fatto un bel po’ di ore di straordinario al lavoro; avrei avuto una giustificazione e ci avrei anche guadagnato. L’apatia e l’astenia prolungate stanno lentamente montando su la voglia di dare un taglio netto. Potrei trasferirmi. Io a questa città non chiedo nulla, non devo nulla, nulla ho da perdere qui. Ma se quando non avevo la possibilità di farlo sognavo di andare altrove, ora che ciò mi è concesso sto ancora a titubare? Non ho paura di quello che mi riserva il futuro ( ora no ) né mi incute particolare timore il fatto di ripartire da zero. Che qui sono già a zero e non dovrei fare tanta fatica. Quel che forse non si riesce a capire è che se solo qualcuno potesse conoscere anche una sola delle persone che frequento, deciderebbe che tapparsi in casa è il male minore. Nei momenti di lucidità mi rendo conto che la parola d’ordine in questi casi è: pazienza. Ne ho fin troppa. Sono anche stufo di guardare sto bicchiere mezzo pieno, sono arcistufo di cogliere l’attimo, sono del tutto indifferente alla vita sociale. Il dilemma è grande: sicuramente a breve andrò a vivere per conto mio, ma dove? Opterò per la convenienza e l’utilità e mi sposterò vicino al luogo di lavoro o sceglierò di fare questo passo qui, dove in realtà non vorrei nemmeno esser nato? Sono assai lamentoso, negativo, e pessimista. Grazie mio caro blog, che per dieci minuti mi hai dato la possibilità di sfogarmi. Mamma mia ,è ancora molto presto. Dormi Enzo che ti fa bene, dormi.
 
accidia

5 commenti:

  1. Prendi la bici, anche io ero davanti allo schermo, poi ho detto - basta poltrire -. Dopo questo commento esco per una breve pedalata.

    Consiglio personale, opta per TOrino, ma non solo per la vicinanza dal luogo di lavoro - che non è poco -, ma forse un cambio di ambiente può giovarti.

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  2. Non ho preso la bici, ma le gambe, quelle si. Sole, una passeggiata, e tutto (o quasi) migliora. Cambierò, si. Sono al punto di non ritorno. Ciao Paolo.

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  3. anche io mi sono trovata ad un certo punto sulla via della noia da pc... allora mi sono alzata, ho preso la mia borsa e sono andata a farmi una nuotata in piscina! :P se sono riuscita io ad alzare il mio culone dalla sedia può farlo chiunque! ;)

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  4. Lo ammetto, non ho più preso la bici, mi sono limitato alla corsetta, sempre moto è :-D

    Vedo che comunque è un problema comune quello dell'ozio da domenica. E' il sole primaverile a farci sentire in colpa, a gennaio non mi sarebbe passata in mente l'idea di uscire :-D

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  5. @Giulia: e hai fatto bene. Io da domenica prossima inauguro la stagione ciclistica. Non vedo l'ora!

    @Paolo: e bravo Paolo. Hai ragione, la bella stagione ce lo impone di uscire. E noi faremmo sempre bene ad obbedire.. :))

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