domenica 24 aprile 2011

Mamma quanto è alta! (Pasqua)

B
uona Pasqua, anche se tra qualche ora avremo archiviato anche questa. C’era da immaginarselo che ce l’avrebbe giocato qualche scherzetto, il tempo. All’inizio del mese, caldo estivo e puntualmente, quando serve, del sole nemmeno una traccia. Pazienza. Il cielo grigio, di questi tempi può anche starci, Pasqua non mi rende certo malinconico quanto Natale. Sembra sia sempre colpa della festa se ci sentiamo più nostalgici o altro ma in realtà a fare la differenza, nel mio caso, è il tempo là fuori. Natale piomba nel pieno della stagione grigia, quando il tepore del sole e gli alberi fioriti sono ancora molto distanti, troppo. E tutto fa brodo, come si dice. Pasqua, per quanto “bassa” sia, capita in un momento nel quale il cuore e la mente si aprono a nuovi orizzonti, nuove esperienze, per farla breve alla vita. Ragion per cui non mi sta rendendo lamentoso e nemmeno piagnucoloso questa Pasqua in solitario, sdraiato sul letto con la musica a fare da sottofondo. Perché mai dovrei sempre stare lì a piangermi addosso? Nella nostra famiglia le feste comandate non hanno mai un sapore particolare, non impongono cerimoniali di sorta o visite ai o di parenti. Siamo sempre qui, un po’isolati dal resto del gruppone di famiglia che se ne sta laggiù a 900 chilometri di distanza. Mi sento abbastanza bene, qualche giorno fa ho rivisto Elisa, dopo quasi tre mesi di assenza e sono rimasto rinfrancato oltre che notevolmente spronato a continuare sulla strada intrapresa. Mi accorgo che sono incredibilmente desideroso di parlare di tutto quello che mi è capitato negli ultimi tempi. Al di là di questo diario, raramente ho la possibilità di farlo. Il mio lavoro implica un costante rapporto con il pubblico che, se spesso risulta logorante, alla fine della fiera sviluppa ulteriormente la mia predisposizione al dialogo e al confronto. La mia responsabile mi ha più volte ( bonariamente ) ripetuto di non fare di ogni situazione che mi si presenta allo sportello un caso personale; di non farmi troppo coinvolgere. Parlando con Elisa abbiamo spesso fatto uso di un sostantivo che, a suo dire, ben mi si addice: umiltà. Sono effettivamente entrato in punta di piedi, ho fatto tesoro di esperienze passate, ho imparato che quel grande regalo che i miei genitori mi hanno donato, l’educazione, fa di me una persona rispettabile. Perché non è che valga molto la pena rendere la giornata lavorativa un tour de force fatto di litigi o malintesi continui che mi porterei poi, considerata la mia spiccata sensibilità, a casa. Si è inoltre parlato delle mie ultime preoccupazioni relative al tempo che sembra sfuggirmi dalle mani. Inevitabile che, superato il periodo di adattamento in cui ben poco ho razionalizzato di ciò che accadeva, io ora cominci a “ragionare” e a fare calcoli. Ho bisogno di non lasciarmi prendere dall’impulsività. E di riposare, quando ne ho l’occasione. E allora questa Pasqua mangereccia all’insegna dell’accidia, mi torna utile. Buona PASQUA a tutti voi.

Uovo-di-pasqua

4 commenti:

  1. Ciao Enzo. Vedo con piacere che non perdi mai il tuo appuntamento con il blog, ci sei sempre. Ti leggo quasi ogni giorno, anche se per un pò trovavo difficoltà a seguire i tuoi piccoli ingorghi mentali. Ma non perché fossero difficili da comprendere quanto invece perché avevo bisogno di starmene un pò lontano dai processi autoanalitici. Mi sono allontanato dal mio blog, avevo bisogno di prenderne un pò le distanze. Avevo bisogno di mettere un freno alla tendenza di raccontarmi, sempre in maniera molto diretta. Ad un certo punto ho sentito il bisogno di mettere da parte l'autonalisi, perché sentivo invece la necessità di più leggerezza. Nell'arco di poco tempo ho cambiato più volte il nome al mio blog ed ho lasciato che i pensieri scorressero liberi, senza autocensura, ma non perché i contenuti fossero di chissà quale valore, anzi, ma perché ho sentito il bisogno di staccare lo sguardo da me, o meglio dal mio io. Quello che ne è conseguito è che ho perso la costanza di scrivere ed anche un pò la fantasia.
    Forse è per questo che alla fine i tuoi post li leggo ora con maggiore piacere, perché vedo in te la voglia di rispondere a quelle domande che tutte le persone dotate di una certa sensibilità, prima o poi si pongono.

    RispondiElimina
  2. Buona pasqua anche a te, anche se in ritardo :)

    RispondiElimina
  3. Fabio grazie di cuore per ciò che hai scritto. Comprendo perfettamente il tuo desiderio di leggerezza. Come tu ben sai anche io a volte raggiungo punti di non ritorno nell'analizzrmi. Tanto che spesso ho anche pensato di chiudere il blog. In fondo, scrivere di sé stessi può avere anche un effetto boomerang. Ad ogni modo è sempre più forte in me il desiderio di scrivere. Anche quando ho provato ad essere più "leggero" non mi sono piaciuto; non perchè io dovessi seguire una certa forma ed uno stile preciso ma perchè rifuggivo dal mio Io. Mi fa enorme piacere che tu sei ancora qui a leggermi. Provo a farmi domande e a dare risposte. O meglio, provo ad avere un contatto con il mio Io, quel contatto che la vita frenetica di tutti i giorni spesso mi impedisce. Tanti auguri di Buona Pasqua ( in ritardo ). Un abbraccio.

    @Chiara: tanti auguri di cuore anche a te!

    RispondiElimina
  4. Ciao Enzo. Grazie degli auguri, ricambierei volentieri non fosse un po' tardi XD

    Ti auguro comunque tante belle cose, a leggerci ^ ^

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails