sabato 9 aprile 2011

Duecento!

L
ungi da me celebrare o celebrarmi. Ma questo è il mio duecentesimo post e vorrei evitare di ripetere tutto quanto già affermato in quello che segnava il traguardo “100”. Per curiosità sono tornato a leggerlo individuando nel 22 Settembre la data in cui lo scrissi; dunque sono trascorsi quasi sette mesi da allora e se considero che questo blog nasce intorno alla metà di Luglio posso concludere che scrivo meno, almeno così sembra, calcoli alla mano. Ma si parla di numeri e i numeri qui ( almeno qui, sul mio diario ) hanno la rilevanza che hanno. Questo “duecentesimo” mi permette di fare un evidente quanto scontato raffronto con quel 22 Settembre deducendo che di cose, ne sono cambiate da allora. Dunque, faccio mente locale ( anche se mi basterebbe leggere gli articoli del periodo ) su ciò che in quella fase mi turbava. Si perché, io metto sempre in conto che qualcosa che mi renda un tantino agitato c’è sempre. Ah, ricordo bene che quello non era un gran momento soprattutto a livello familiare a causa delle precarie condizioni di mio zio che, se ne sarebbe andato da lì a 10 giorni. Ricordo tuttavia molto bene come nonostante intorno a me ruotasse un clima di grande tensione, agitazione, ansia e paura io avevo un obiettivo chiaro e preciso da raggiungere. Sarebbe meglio dire, una speranza. Mancavano pochi giorni all’esame orale del concorso e sebbene tutto sembrasse rendere impossibile ogni forma di concentrazione, mi sentivo come un vero e proprio saltatore ad ostacoli. Tutto però potevo immaginare meno che da lì a qualche mese la mia vita sarebbe radicalmente cambiata: preciso bene, solo sotto alcuni punti di vista. Questo “duecentesimo” articolo non vuole dunque essere celebrativo del blog in sé: risulterei contradditorio ed ipocrita nei suoi confronti visto che ne parlo a volte bene mentre in altre vorrei ucciderlo. Voglio solo approfittare di quest’aria particolare che aleggia intorno all’articolo “in fieri” per ricordare e ricordarmi che quel 22 Settembre probabilmente aveva il sapore amaro dei giorni tutti uguali, senza una reale finalità, senza un concreto costrutto. Magari le parole non erano in grado di trasmetterlo ma io so bene come mi sentivo. E sempre probabilmente quel 22 Settembre avrei fatto carte false per ritrovarmi ora, 9 Aprile a scrivere questo post con la leggerezza con cui lo sto facendo, con la mente così dolcemente accarezzata da un sottilissimo vento di serenità. Con la nobile ed insostituibile sensazione di essere finalmente utile, di poter coltivare anche il più stupido progetto. Oggi 9 Aprile, sono 200 articoli: a pensarci bene, non è poi tutto questo merito; che ci vuole a scrivere di sé, a riportare per iscritto ciò che un bravo maestro ( il cuore ovviamente ) detta con precisione svizzera. Tutto facile quindi. Meno per voi che mi leggete.

6 commenti:

  1. Bhé sono sempre traguardi, 200 articoli, 200 pensieri - belli o brutti che sia - scritti su carta virtuale. Poi è l'occasione per i bilanci e per gli obiettivi di miglioramento.

    Quindi cin cin per il traguardo :-D

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  2. Continua così Enzo: scrivi...scrivi ciò che ti detta il tuo cuore e auguri, parola banale ma appropriata!

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  3. E' un bel numero, tondo tondo... quindi, AUGURI! :)

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  4. Paolo, Stella, Maria, Zio, Maraptica.....200 grazie a Voi!!!!!

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