venerdì 1 aprile 2011

Cambio stagione

H
o comprato un nuovo portatile. Non so se ne avessi poi realmente bisogno per cui posso affermare con sufficiente sicurezza si tratti di uno dei soliti acquisti compensativi. Non sarà così certo per la nuova bici che farò mia il prossimo Sabato. Pedalare è una passione, stare troppo tempo davanti ad uno schermo ibrido e freddo no di certo. Ma come faccio a non riconoscere che questo è il mezzo di comunicazione primario, oggi. E oggi, se non hai il computer ,non interagisci, non comunichi soprattutto non puoi con sistematica contestualità, pensare e scrivere. Mi stavo aggirando per casa durante un anonimo ed insolito Venerdì di vacanza ( a proposito, un ironico “grazie” a Trenitalia lo devo..). Dovevo riposarmi, volevo farlo ma poi, come sempre trovo qualcosa da fare, dalla più sciocca a quella apparentemente più utile. Insomma, mi muovo. In casa, però. Sono poi uscito, e ho fatto il mio acquisto. Mentre mi trovavo in auto fermo al semaforo mi sfreccia un ciclista in tenuta tattica: “ E io che ci faccio in macchina?”, mi son detto. Ah, è vero, sto andando a comprare un portatile che mi costringerà ancor più a perdere molto del mio tempo chiuso tra le mura domestiche. Ecco, farò due acquisti nell’arco di quindici giorni: uno, simbolo di evoluzione ma terribilmente freddo l’altro, archetipo della libertà tanto agognata nei mesi invernali. Come si conviene ad un perfetto cambio di stagione nell’armadio, si dovrebbe, con l’arrivo della bella stagione chiudere e riporre con cura tutto ciò che ricorda l’inverno. Dunque, al bando le serate a casa al calduccio del camino o del piumone, un caloroso ciao alle sciarpe, un sentito grazie ai nostri computer, compagni di tante chiacchierate e momenti di telematica condivisione. Via. Facciamo spazio a tutto ciò che e deve essere vita all’aria aperta, proviamo a recuperare un po’ di aria e ad interagire dimenticando tastiere e mouse. Retorica spicciola. Mi aggiravo da queste parti e, guarda il caso, il pc era acceso. E guarda caso c’era pure una sedia pronta che aspettava qualcuno si accomodasse. E sempre guarda caso, c’era un foglio di word aperto che aspettava solo di essere riempito. Non posso odiare questo strumento. Si certo, sono tanti i momenti in cui mi sono sentito tradito e beffeggiato da uno stupido semplice schermo. Ma poi, ho scoperto che questo foglio di word fa miracoli e che dietro a questo schermo, a parte la parete della mia stanza e la mia vicina di casa rumorosa qualcuno c’è. Basta immaginarselo e lavorare di fantasia. Se poi, alla fine di questo articolo potessi anche solo condividere una birretta e raccontare di oggi davanti ad occhi che ti guardano anziché ad una risoluzione che uccide le mie pupille….Chiedo troppo. Tempo al tempo.

4 commenti:

  1. Ho letto da Adriano un tuo commento che mi è piaciuto e sono venuta a conoscerti.
    A presto.

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  2. Il pc sarà freddo, ma può permettere anche di coltivare conoscenze che poi diventano anche reali.

    A tal proposito, quando passi da Milano, la birra è qui che aspetta :-D

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  3. Non si puo vivere senza pc...Ormai è indispensabile, forse è brutto dirlo, ma fa parte delle nostre vite. E poi la tecnologia non è il male assoluto, è chi la usa male che la svilisce rendedola inutile e superflua... :)

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  4. @Stella: ciao Stella, grazie di cuore per la visita. Spero tornerai presto. Un abbraccio!

    @Paolo: stanne certo Paolo, non appena vengo a Milano te lo faccio sapere! Un abbraccio ..

    @Andrea: Giusto. Non è lo strumento da condannare quanto come viene usato. Ciaoo

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