domenica 11 novembre 2012

Di giallo e di blu

U

n tuffo dove l’acqua è più blu, niente di più. Chiedo scusa per aver scomodato Battisti ma non trovavo l’incipit adatto a questo post. Di acqua ne ho vista e presa tanta ieri, e non era blu. Avete presente il classico pomeriggio Milanese di metà Novembre? Tutto è tremendamente grigio, una sorta di cartolina in bianco e nero dove si fa fatica a distinguere i soggetti in primo piano e lo sfondo. Uno scenario malinconico, quasi triste. Nessuna traccia di blu, almeno all’apparenza. Beh, alla faccia del tempo inclemente ( e non solo quello meteorologico ) e della distanza ( il mare della Sardegna è lontano da qui ) io ieri mi sono fatto un bel tuffo. E’ come quando ti crogioli al sole durante una giornata in spiaggia ed ad un certo punto senti il bisogno impellente di rinfrescarti. Ne esci rigenerato. Ho dissertato e tuttora disserto del tempo ostile e delle distanze fisiche che spesso riducono la mia vita ad un misero foglio bianco sul quale le azioni ed i gesti si ripetono meccanicamente; diciamo come un ripetente a cui è stato ordinato di scrivere cento volte ciò che fa fatica ad apprendere. Questi fogli sono tutti uguali, tutti perfettamente ripetitivi dello stesso concetto: se solo avessi vicine le persone a cui tengo, forse loro riuscirebbero a capire chi è Enzo. E credo si stupirebbero di non vederlo così serioso, rigoroso, intransigente con se stesso. Scoprirebbero che quegli occhi tristi e quelle labbra mai allungate in cenno di un sorriso in realtà hanno ben altro da dire. Oddio, non sono finto! Sono io, ma solo quello che prevalentemente vengo portato ad essere. Ieri sono stato doppiamente felice: innanzitutto perché ho incontrato per la prima volta dopo quasi 7 anni, una persona alla quale ero legato da amicizia epistolare; a compiacermi ulteriormente il fatto di apprendere che non sono affatto come mi si poteva immaginare, che so anche sorridere e che sono stato una piacevole sorpresa. Sono orgoglioso di questo e sono davvero felice di sapere che ciò che penso corrisponde alla realtà. E’ che, come sempre, noi siamo anche le persone con cui ci relazioniamo che spesso hanno il merito di tirare fuori ciò che teniamo nascosto dentro; quasi sempre poi, la nostra parte migliore. Sono felice di aver fatto questo tuffo e di averlo fatto all’interno di una cartolina dai toni grigi. Improvvisamente tutto ha preso colore, quello blu del mare, e quello giallo del sole. Grazie allora a te, amica mia, per il sole che mi hai portato, per il mare dove mi sono bagnato. Dei sorrisi, degli sguardi. Tempo, distanza, parole scritte, per una volta li ho nascosti nel cassetto delle cose inutili.

 
girasole

2 commenti:

  1. "...sei grande, grande, grande
    come te sei grande solamente tu..."
    Chiedo scusa per aver scomodato Mina ;-)

    RispondiElimina

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