domenica 3 luglio 2011

Il mattino ha l’oro in bocca

R
icorderò l’uscita in bici di oggi. Credo di non aver mai avuto l’occasione di concedermi una pedalata mattutina. Chissà perché, ho sempre preferito le ore pomeridiane, forse per la sensazione di avere più tempo a disposizione e affrontare tutto con la giusta calma. Ma, così facendo ho sicuramente limitato le prestazioni a causa del caldo e dell’umidità. Avevo bisogno di un fine settimana totalmente estraneo a ogni forma di stress. Ho approfittato della mattinata del Sabato per la palestra, ho sfruttato le ore pomeridiane di ieri per un po’ di spesa e, visto che la vita notturna per me è una chimera, ho tratto tutto il vantaggio possibile dalle 8 ore di sonno. Mi sono così presentato in discreta forma al tavolo della colazione quando, l’orologio segnava solo le 7.30. Un pazzo, direte voi. Ma può, uno che si alza ogni giorno alle 5 e 20 non sfruttare la possibilità di dormire? Certo. Basta avere una sveglia conficcata nel cervello. Tre fette di pane e nutella, e via, si parte. Alle 8 l’aria era quasi fresca ma già dopo una decina di chilometri mi stavo rendendo conto di quanto fosse tutto incredibilmente facile. Pagherò, continuavo a ripetermi, pagherò. Ed invece eccomi arrivare al punto di arrivo che mi ero ( modestamente ) prefissato in meno di un’ora. Ottimo allora, si prosegue. Non ricordo quante volte ho alzato il braccio sinistro in segno di saluto dei ciclisti che incontravo sul percorso. Che bella questa cosa. Ad un certo punto, mi trovo davanti ad una improvvisa deviazione che mi consente di pedalare rasente ad una vecchia ferrovia. Qui incontro un altro ciclista che mi ferma chiedendomi se avevo notizia di altri 6 amici dai quali si era slegato! Due chiacchiere, ci si saluta e si riprende il cammino. Un’ultima salita e poi, giù in piedi sui pedali ad ammirare meravigliose distese gialle. Sono loro, i girasoli. Via, mi aspettano venticinque chilometri e poi sarò a casa. Sono una roccia, le gambe vanno a mille. Le ore del mattino mi rendono giustizia, mi fanno capire che posso e devo dare di più. Non sarà un problema, questo è indubbiamente il periodo giusto per tirare fuori tutto, in termini di cervello e di corpo. E allora andiamo avanti. Alla faccia di questo incubo dal quale sono sempre più convinto di uscire.
 

12 commenti:

  1. Bellissimo post. Mi sembrava di vederti in cima alla tua bicicletta.
    E come ripete sempre mio padre "il mattino ha l'oro in bocca" E mi sa che tutti i torti non li ha...anche se è troppo bello dormire un pò di più la domenica mattina, sempre se non c'e' di meglio da fare, altrimenti si prende e si parte..proprio come hai fatto tu.

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  2. Grazie Barbara. Sono felice di essere riuscito a trasmettere le sensazioni di stamane. Credimi per me pedalare è una medicina. Se poi, ti capita di osservare qualcosa che ancora di più ti emoziona beh, qualche ora di sonno in meno l'accetto volentieri! Un abbraccio

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  3. Hai ragione. E poi quel campo di girasoli.. wow. Amo i girasoli mettono allegria.

    Un abbraccio a te

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  4. Forza Enzo! :D
    Poi io, per esempio, sono cresciuto praticamente in bicicletta. Non pedalo da un bel po', ora che torno in vacanza dai miei mi rimetto in sella! :)

    Ciao!

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  5. Grazie Filippo! Ce la metto tutta e allora, buona pedalata anche a te!!!!!Ciaoo

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  6. Hai impiegato la mattinata come meglio non potevi. Bravo! I campi, i girasoli...altro che prima declassata! Ho letto anche i post dei giorni scorsi. Stai vivendo un periodo impegnativo, e poi penso che fare il pendolare sia sfiancante in ogni stagione: in estate letale! Anch'io non sto vivendo un bel periodo ed il pessimismo cosmico lo conosco bene: mi sta appiccicato addosso come un tatuaggio. Penso che si debba ricavare il bello da quel poco che ci accade. Spesso pare che tutti siano felicemente realizzati e noi tapini no... Ma non è così. Un forte abbraccio da una compagna di "pallore"

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  7. Ah che bei posti, dev'essere stata una gran bella pedalata. Ma in che zona questa ferrovia dismessa? Sono curioso :-D

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  8. È proprio vero che di mattina si assaporano queste piccole cose in maniera totalmente diversa.
    Ad esempio, in queste settimane di pausa, ho imparato a scrivere di mattina: non fa molto caldo, non c'è molta umidità e si possono anche tenere aperte le finestre.
    Mettermi a scrivere di pomerggio? Follia...

    E.

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  9. Esatto Enzo, è un po' quello che io cercato di dirti nel primo tuo post che commentai: siamo liberi dagli incubi quando abbiamo la forza, la voglia ed il motivo di uscirne. Dopotutto, siamo (quasi) solo noi stessi i nostri nemici e noi, da soli, dobbiamo imparare ad uscire dalla palude nella quale, spesso, noi stessi c'immergiamo.
    Ottimo post, buona serata!

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  10. @Cara Viola, non sta bene dire "Mal comune mezzo gaudio". Piuttosto, ritrovarsi nella medesima situazione ci aiuta a trovare possibili soluzioni. E vedo che anche tu ti appoggi alle piccole cose che ti regalano attimi di vita. La vera serenità sta proprio nell'intensità con cui facciamo anche le cose più modeste. Un forte abbraccio.

    @Caro Paolo, è una vecchia ferrovia che passa nei pressi dell'A26, poco prima di Ovada. Vederla da vicino, sentire il silenzio della mattina....che bello!!!!

    @Emanuele: giustamente anche tu approfitti di questo momento della giornata. D'inverno stare sotto le coperte non ha prezzo, ma quando ci possiamo godere luce e frescura, guai sprecarle!!! A presto.

    @Ciao Johan. Spesso in passato sono finito nelle sabbie mobili che io stesso creavo. E ci rimanevo perchè tendevo a piangermi addosso. Ora è diverso. So per certo che la forza d'animo può dare un grande contributo ad evitare le sabbie mobili che il destino ti pone davanti. Grazie come sempre per il tuo intervento. A presto.

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  11. Bellissimo post! posso capire la bella sensazione di sfrecciare con la bici e anche il fatto di socializzare tra persone che hanno la tua stessa passione.
    Anche a me piace molto andare in bici, non macino tantissimi km però mi piace correre in bici e rinuncerei volentieri anche ad un paio d'ore di sonno per questo!
    A presto..Sibilla
    P:S. ho messo la foto della mia nuova bici su f.b. se ti va fammi sapere com'è!

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  12. Grazie Sibilla! Sappiamo entrambi quanto può essere bello lasciarsi trasportare dalle due ruote...Vado subito a vedere la bici!!!! Un abbraccio!

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