mercoledì 1 agosto 2012

Cerchi concentrici

L

a vita compie giri immensi nel corso del suo rapido scorrere ed al suo interno le nostre piccole vite, fatte di esperienze e persone, ne fanno altri più piccoli ma sicuramente più vorticosi. Mentre questi cerchi concentrici roteano ad una velocità folle, sembra che tutto ci colpisca, ci riguardi e che qualcosa nella nostra vita potrebbe essere destinato a cambiare. Per poco. Non appena la macchina infernale si ferma, tutto ritorna come prima, forse meglio di prima. La sostanza è la seguente: non abbiamo una grande percezione della vita “esterna”, nel senso che i giorni passano, i mesi pure, figuriamoci gli anni ma noi niente, non ci pensiamo. Possediamo invece una sostanziale consapevolezza delle piccole vite che si muovono all’interno del grande contenitore. E questa consapevolezza ci regala l’illusione che la vita abbia un non so che di meraviglioso, che vada sempre la pena essere vissuta. Ma i cerchi concentrici girando formano di nuovo un grande cerchio e alla fine tutto è di nuovo vita. Quella più superficiale. Potrà essere vero che io non voglia cambiare nulla ma ho anche, spesso e volentieri, la dimostrazione che tutto quello che può entrare nella tua vita per modificarla, è destinato inesorabilmente ad estinguersi con una velocità impressionante. Nel mentre, cadi pure nell’errore di perdere di vista quel “sicuro”, quell’”abitudinario” che è ormai il tuo mondo. In questi giorni di totale fancazzismo la mia complicatissima macchina cerebrale ha cercato di muoversi con maggiore scioltezza e disinvoltura. Pur oliando gli ingranaggi per effetto del riposo mentale, non sono riuscito a farla rimanere inerte. Ora che sto scendendo la scaletta che mi porterà alla porta dell’inferno Lunedì, posso affermare con certezza di essermi riposato, sì. Di avere avuto tempo per pensare a ciò che entra e ciò che esce dalla vita e sono giusto a questa conclusione: le persone entrano cariche di entusiasmo, per un attimo io stesso mi esalto. Provo a capire se è veramente questo che voglio ma non ho il tempo, perché chi è entrato, mi ha già deluso. Non è solo che non voglio io, è che diciamolo dai, la qualità non è affatto eccelsa. Vabbè, in questo momento la mia vita dentro la vita è tornata statica, al punto di partenza. Quindi riprenderò a godermi la vita che sta ai bordi, quella che scorre per giorni mesi anni e di cui si ha una percezione davvero limitata. Alla prossima.

 
4298613-astratta-blu-come-l-39-acqua-cerchi-concentrici-a-spirale

4 commenti:

  1. Quelle che non deludono ,pero' ,e' valsa la pena averle fatte entrare :-)

    RispondiElimina
  2. Sono molto distratto. Mi capita di dimenticare le cose, gli oggetti, ovunque. Con le persone faccio spesso lo stesso errore, ponendo troppo l'accento sui tanti che deludono e non sui pochi che è valsa la pena fare entrare. Un grande limite. Un abbraccio forte, Eliana.

    RispondiElimina
  3. Ma non sarà che si diventa a volte troppo selettivi e non si dà alle persone che si avvicinano a noi la possibilità di farsi conoscere? parlo per me. Spesso basta un particolare, una cosa che mi urta, e taglio il rapporto, l'amicizia sul nascere..Non è bello, me ne rendo conto... Ma dopo varie e varie delusioni, ho scoperto che sto comunque molto bene in mia compagnia, mi conosco, so cosa mi può strappare un sorriso, conosco ciò che mi piace e ciò che aborro... Non starò diventando un orso solitario???

    RispondiElimina
  4. Viola, mi rispecchio completamente in ciò che dici.L'essere selettivi limita. E io ci metterei anche un pizzico d'invidia. Ma ho intenzione di dedicarci un post al riguardo. Un abbraccio

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails