sabato 5 maggio 2012

Valori reali

I
o lo odio il tempo, ed è un periodo nel quale mi sta terribilmente antipatico. E uso parole dolci per rispetto di chi mi legge. Sapete, vive in me un miscuglio di rabbia e rassegnazione che mi rende comunque inquieto. Ma, meglio ansioso che incazzato. Ne parlavo a tavola con i miei , qualche minuto fa. E quando riesci ad accavallare le gambe mentre mangi, significa che stai sfruttando il tempo come meglio non potresti fare. E se coloro i quali ti stanno di fronte sono i tuoi genitori, meglio ancora. Mi sono perso nel discorso, lo sapevo. Ricomincio. Dicevo che sto odiando il tempo: ne ho poco, di totalmente libero. E quel poco lo passo facendo la spola tra casa e supermercati vari. Eccitante vero? Odio anche il tempo atmosferico, odio questa pessima imitazione della primavera, odio il fatto di aver preso coscienza che la bici, prenderà ancora polvere. Sono però rassegnato, perché le discussioni degli ultimi giorni qualcosa hanno prodotto: nulla è accaduto invano. Ora capisco che non ci posso far niente, almeno fino a quando non mi deciderò a trasferirmi. Ma ho scelto di non lamentarmi più, per ora va bene così. In questi giorni non ho avuto tempo (maledetto!) materiale per scrivere sul blog. Avrei voluto parlare di quanto sia importante avere ancora mamma e papà. I genitori invecchiano e per chi come me ha la fortuna di averne due nel vero senso del termine, ogni giorno che passa dovrebbe essere utilizzato al meglio, con e per loro. Ed invece, spesso e volentieri, questo non accade perché questa malefica vita non ti dà la possibilità di capire una volta per tutte quelle che sono le priorità. Se ti fa piombare all’inferno, tutto ti è chiaro, riesci a dare la giusta misura ad ogni cosa. Non appena ne esci, ecco la fregatura, perdi il senso del tutto e ti incazzi per un nonnulla. Insomma non è che io voglia perennemente vivere situazioni negative per avere chiaro ciò che è importante e ciò che non lo è. Chiedo invece a me stesso, di imparare una volta per tutte una cosa: ci sono persone per le quali ogni minuto passato insieme rappresenta un grande dono. Queste persone sono in primis, i miei genitori. E scusate se è poco. Scusate se probabilmente loro e solo loro, in quarantatré anni di vita, ci sono sempre stati. Devo ripagarli no?

3cb2bac3329a263687b5b1727b28e294.upload

2 commenti:

  1. Non cè nulla di più bello per un genitore sentirsi gratificati dal proprio figlio, e fai benissimo a stare con loro il più possibile. Pensa però se tu avessi una famiglia tua, una moglie, due figli (il minimo sindacale), un cane, una casa, un giardino, una macchina, tre computer, 4 telefonini, tre televisioni e tutti dipendono da te. L'attenzione alla moglie, l'educazione ai figli, la passeggiatina ecologica al cane, i telefonini da caricare, i pc.da formattare e controllare(per i minori si deve avere 8 occhi e 4 mani!)Ah..dimenticavo il giardino da tagliare l'erba, i piccoli lavoretti di casa, cambiare le lampadine, aggiustare un interruttore...ecct..poi i genitori e se ti rimane tempo andrai al lavoro per pagare tutto questo..Ah dimenticavo..di nuovo! La bici meglio venderla per avere un pò di posto in più in garage per mettere le scarpiere, tanto non cè più tempo per la bici.
    Ci sono persone che riescono a fare tutto questo! I tuoi genitori capirebbero che non hai il tempo per loro e verrebero a darti una mano, con il cane con i figli il giardino e allora potresti anche tenerti la bici. Questo fanno i genitori! Un abbraccio. (scusa il "poema")

    RispondiElimina
  2. Katia, io ormai vedo le cose dalla prospettiva di uomo libero, senza grandi responsabilità, almeno per ciò che concerne la famiglia ( una mia, intendo ). E' un punto di vista ristretto, ma almeno per ora è questo. Un abbraccio

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails