domenica 12 febbraio 2012

Leggendo una lettera

Ho appena letto una piacevole mail di un amico perduto e fortunatamente ritrovato. Tanta positività in quelle righe, tanta energia, tanta forza interiore. E’ vero, tutto è relativo e, quel che può essere una grande conquista per te, per altri sembra normalità. Ieri mi sentivo un leone, oggi semplicemente un agnello. Ho fatto molta fatica a raggiungere l’obiettivo che in certi momenti temevo non avrei mai ottenuto. Stare bene con sé stessi, ditemi che è poco. Ma non è abbastanza, lo so. Leggere questa lettera mi ha portato a riflettere sulla conclusione del mio articolo di ieri. Ho superato brillantemente le mie prove tecniche di sopravvivenza, ma a questo punto è arrivato il momento di vivere. Mi fa piacere sentirmi dire che finalmente, ho imparato a sorridere un po’. E’ vero, lo faccio con più frequenza e riesco a trasmetterlo a parole scritte. Ma, ripeto, non è abbastanza. Mi assalgono un po’ di farfalle allo stomaco ogni volta che mi accorgo di non avere poi compiuto grandi passi. Ci sono persone che sono decisamente più avanti di me, nel percorso. Mi riferisco alla capacità di godere la vita, non solo attraverso la consapevolezza delle proprie possibilità, ma facendo qualcosa in più. Non parlo della disponibilità di mezzi materiali, quali soldi o altro, bensì alla predisposizione a vivere. La linea che separa la capacità di vivere a quella di godere della vita è nel mio caso ancora troppo alta da superare. Stimoli. Non c’è storia. Ecco, solo ieri ribadivo con fierezza che da quel 20 Dicembre 2010 il cambiamento è stato grande. La maturazione, tanto rapida quanto consapevole. Lo scenario nel quale mi muovo è tuttavia immobile. Per dirla in poche parole, ad un lavoro interiore decisamente produttivo ed in continuo mutamento, corrisponde una perenne stasi di eventi e di persone. Sono assai felice di sentirmi bene, mi impaurisce la mia quasi totale inattività. Leggere una lettera può apparire un’attività banale ed ordinaria. Niente affatto: ancora una volta ho la precisa convinzione che nulla accade per caso e che da quelle parole io non devo essere terrorizzato ma stimolato. Grazie allora al mio amico ritrovato che affronta la vita con costante ottimismo. Sono ancora indietro e ho il fiatone, ma la svolta vera forse deve ancora arrivare.
 
lettera

6 commenti:

  1. Io credo che stare bene con sé stessi sia tantissimo, anzi, ti diró di più, non è nemmeno cosa da tutti..
    Sì puó essere ottimisti, si puó essere sorridenti, si puó anche vivere e vivere pienamente, trovando ogni giorno degli stimoli, ma questo non vuol dire che poi si stia bene con se stessi.
    Se tu oggi puoi dire di stare bene con te stesso, allora sei oltre il buon punto.. Devi essere orgoglioso di te, di ció che si di ció che hai ottenuto, di ció che possiedi... Nessuno dice che la vita sia facile, se lo fosse, non ci sarebbe nemmeno gusto...
    Sono felice per le tue nuove consapevolezze, sono certa che tra poco potrai essere veramente felice..

    RispondiElimina
  2. Quoto Enzo: " Ho fatto molta fatica a raggiungere l’obiettivo che in certi momenti temevo non avrei mai ottenuto. Stare bene con sé stessi, ditemi che è poco."
    Quoto Debora: "Sì puó essere ottimisti, si puó essere sorridenti, si puó anche vivere e vivere pienamente, trovando ogni giorno degli stimoli, ma questo non vuol dire che poi si stia bene con se stessi."

    Star bene con se stessi: trovo che spesso ci si nasconda dietro i problemi degli altri o i problemi con gli altri per nascondere la propria insicurezza. Abbiamo tutti dei difetti e questi difetti ci rendono diversi, unici rispetto agli altri. Siate consapevoli ed orgogliosi della vostra unicità.

    Tot ziens!

    RispondiElimina
  3. se questo amico ritrovato è in grado di darti gli stimoli giusti per procedere nel tuo bel cammino di riscoperta di te stesso, bene. Se il suo ottimismo ti demoralizza (perché ti dà la percezione che la strada sia ancora lunga), fermati un attimo e pensa: tu sei arrivato ad un punto della tua vita dopo molte vicissitudini e hai CONQUISTATO il benessere interiore. Non sai invece il percorso che ha fatto il tuo amico. Non lasciarti ingannare da un sorriso: i migliori comici sono dei depressi cronici! Con questo voglio dire che, condividendo debora, si può sorridere ma senza essere davvero sereni...tu finalmente lo sei. Continua sulla tua strada, pensa a nuovi traguardi, a nuovi stimoli. Un abbraccio

    RispondiElimina
  4. Quoto: "si può sorridere ma senza essere davvero sereni..."
    Quando qualcuno vi fa un sorriso di circostanza, con i muscoli tirati in una mezza smorfia, ve ne accorgete? Scommetto di si. Cosa pensate di questa persona? Che è falsa e ipocrita, che sta tentando di ingannarvi o di prendervi in giro.
    Un sorriso vero coinvolge tutti i muscoli del volto, non solo quelli delle labbra.
    Chi non è sereno non è obbligato a sorridere al resto del mondo. Si ride per se stessi, non per gli altri.

    RispondiElimina
  5. Ciao. Ti sento in fermento, vivo, con occhi spalancati verso il futuro, la forza per fronteggiarlo. Devi solamente allargare le braccia per accoglierlo! Un forte abbraccio.

    RispondiElimina
  6. Debora, Ottavia, Turista, Viola. I tempi ristretti mi obbligano a rispondervi in un unica "soluzione". Concordo con tutte voi. Sorridere sempre, paventare ottimismo non sempre significa poi stare bene con sé stessi. Io penso che il mio amico stia bene con sé stesso. Ma probabilmente sono io a pensare ( erroneamente ) di non aver fatto ababstanza. Cado nel più classico degli errori da scarsa autostima. Ma mi sono già rialzato. Un abbraccio a tutte voi.

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails