lunedì 2 gennaio 2012

Parola d’ordine: qualità.

N
on è stato facile riprendere il lavoro stamattina. La pioggerellina fine delle 6 e l’umidità penetrante hanno fatto il resto. Sono davvero fiero di me per come ho saputo gestire questi otto giorni di vacanza. Li ho assaporati momento per momento, rallentando tutti i movimenti, cercando di godere di quello che solitamente mi manca: il tempo. C’è un altro aspetto di cui sono orgoglioso ed è il fatto di aver approfittato al meglio delle mie ore libere per vivere la mia famiglia. Erano anni che bistrattavo il Natale. Sapete, i miei genitori hanno lasciato la Puglia e il mare quasi 50 anni fa per trasferirsi in mezzo alla nebbia. Tutto il resto del parentado vario è rimasto laggiù e non sempre è possibile organizzare rimpatriate. Ecco che il Natale, festa della famiglia per eccellenza, per noi ha sempre avuto un significato quasi…nullo. Io poi ultimamente ho rincarato la dose sostenendone l’aspetto consumistico, snervante, caotico. Questo 2011 è morto di una morte lenta ma serena. Dolcemente quindi sono stato traghettato in questo nuovo anno, cominciato all’insegna dell’apprezzamento personale per il sottoscritto. Niente male no? La parola d’ordine dovrà essere solo una: qualità. Certo, con il lavoro che faccio e lo stress dei viaggi quotidiani, è una parola grossa, specialmente se ci si riferisce alla qualità della vita. Quando parlo di qualità mi riferisco ad un’opera di graduale selezione sul fronte delle amicizie, sul piano dei momenti da dedicare alle passioni. Non è proprio il caso di dover riuscire a fare tutto. In fondo in questi giorni mi sono reso conto che, pur avendo molto tempo a disposizione, sono rimasto deluso da alcune persone. Le ho bistrattate ( involontariamente ) e loro hanno bistrattato me. Non è detto dunque che il problema stia nel tempo a disposizione; quel che conta è la qualità che dai al tempo. Per cui ho pronto un piccolo piano di pulizia che mira a concentrare quel che dispongo in termini di libertà su chi e cosa valga veramente la pena. Potrei fare nomi e cognomi ( magari anche solo i nomi per la privacy ) di coloro che so di avere bistrattato, mi rendo conto di quanto io non abbia poi dedicato il tempo a dovere alle mie vere passioni. Insomma provare a fare tutto in poco tempo dà pessimi risultati. La pioggerellina delle 17.00 mi accompagna per il mio primo viaggio di ritorno dell’anno. E ripeto, con tutto quello che mi tocca vedere e sentire ogni giorno, questo breve periodo trascorso intensamente con i miei, mi darà ulteriore forza per andare avanti. Si riparte.
 
188@Qualita 2

5 commenti:

  1. La qualità mi sembra proprio un ottimo proposito :)
    Baci

    RispondiElimina
  2. Alice, provo a partire bene... :) Un abbraccio!

    RispondiElimina
  3. Molto bello questo post, e ti sento sereno, carico... direi quasi quasi ottimista. BRAVO, ne sono contenta.

    RispondiElimina
  4. A tutta "qualità" con velocità moderata assaporando il piacere del tempo che scorre senza frenesia.
    Ogni cosa a suo tempo...c'è il tempo del lavoro e quello del meritato riposo.
    Qualche attimo di dolce far niente o di fer quel che più ti piace sono il mio augurio per te caro Enzo.
    "Forever & ever only Quality life"
    Ele

    RispondiElimina
  5. Grazie Viola, si, la partenza deve essere positiva. La promessa è che non si tratti del solito proposito. Ma io ci credo! Un abbraccio.

    Elena, la qualità è qualcosa che si può "coltivare" decisamente meglio della quantità. Grazie Elena, spero che tutto torni, che le persone cui voglio dedicare il mio tempo apprezzino. Un abbraccio forte..

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails