giovedì 19 gennaio 2012

Divine manovre

O
ggi più che mai quelle che ritenevo semplici ipotesi, diventano certezze. Oggi è capitato un evento ( di cui non parlerò nello specifico) che mi ha dato la prova dell’esistenza del destino. Meno cerchi e più trovi: è un dato inconfutabile. Non sono mai stato il tipo che agisce, si butta, ci prova. E pur vero che dipende dai campi di azione. Ma è semplicemente spettacolare rendersi conto di come a volte tutto risulti incastrato alla perfezione e che quel disegno ti si manifesti nella sua essenza, in quello che è il risultato finale. E allora cominci a fare un passo indietro, anche solo al giorno precedente quando ne parlavi come qualcosa che a volte capita, che ti piacerebbe capitasse. Ripensi al fatto che, poco tempo fa, esponevi con orgoglio allo sportello un estratto delle epistole di Seneca all’amico Lucilio: “Ducunt volentem fata, nolentem trahunt”. Il destino accompagna chi lo accoglie e trascina chi lo nega. Mai più grande verità fu detta e scritta. Sicuramente la prima considerazione che nasce spontanea è : “Ma così facendo, dove lo mettiamo il nostro libero arbitrio? Siamo per forza in balia del destino?”. No, affatto. Ognuno di noi agisce per esperienza. Un uomo di 43 anni quale io sono, ha acquisito esperienza, a volte ne ha fatto tesoro, altre invece ha dimostrato di dimenticarsene piuttosto facilmente. Ma ho mantenuto una certa coerenza quando si è trattato di rapporti interpersonali, sentimentali. E un’idea precisa: meno cerchi più trovi. Senno di poi, considerazioni a posteriori ma che nascono da un accadimento ( ripeto, quello di oggi ) che ancora ti fa sgranare gli occhi, ancora ti rende euforico. Tanto da raccontarlo in giro come un bambino. L’intreccio delle situazioni: è questo che risulta difficile non attribuire ad un architetto dalle qualità divine. Tutto questo si incastra all’interno di una giornata di quelle difficili da dimenticare anche sotto altri aspetti, una di quelle dove trovi e bruci energia in quantità enormi, dove d’improvviso ti senti anche felice. So che non ha senso e non è il caso, ma visto che è il mio diario, mi sia consentito dire una cosa: questa personcina sta scoprendo piano piano di essere veramente fiero di sé stesso. E finalmente, orgoglioso delle proprie convinzioni. Non mi lascio trascinare dal destino, continuo ad abbracciarlo.
 
gibran-divine-world

6 commenti:

  1. sono sempre stata anch'io di questo avviso, che meno cerchi più trovi. il problema è che io non smetto mai di cercare e così mi frego da sola ^__^

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  2. Non commento il tuo post poichè ne abbiamo parlato oggi, ma credimi solo continuando su questa strada, rallegrandoti per ciò che accade e non rattristandoti quando non accade nulla, continuerai a mietere successi. Buona serata. Laila

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  3. C'è il fatalista che crede ad un destino probabilmente già scritto, c'è chi crede alle congiunzioni astrali e c'è chi, come me, crede alle coincidenze positive. La nostra vita e il nostro futuro ce lo creiamo giorno dopo giorno, momento dopo momento, proprio perché muovendoci nello spazio-tempo muoviamo delle coincidenze, siano esse positive o negative. Non credo nel destino. E ho smesso di cercare non perché credo che ciò che desidero di più ora mi arrivi quando meno me lo aspetto, ma semplicemente perché, come si dice a Bologna, "gliel'ho data su".

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  4. "...mi sia consentito dire una cosa: questa personcina sta scoprendo piano piano di essere veramente fiero di sé stesso."

    Evvai, la parte conclusiva è altamente piena di autostima! Clap,clap ^__^ applauso con tanto di rumore. Sono fiera di te!

    Ele

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  5. Guchi, sapessi quante volte ho sbattuto la testa. Ma lo facevo consapevole del fatto che non avrei ottenuto nulla. Tempo perso!

    Laila, grazie e grazie come sempre. Le nostre chiacchierate sono sempre un momento di vero confronto.

    Jacopo, mi parli di coincidenze positive. Ci può stare. Non voglio negare a priori la nostra capacità di autodeterminazione. Azioni, conseguenze, reazioni fanno parte di un unico circuito che in fondo siamo noi ad "attivare". "Gliel'ho data su", cosa vuol dire? Che ti sei arreso? Un abbraccio.

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  6. Elena grazie di cuore. Devo dire che il ruolo del "Narciso che si guarda dentro e si bea" sta cominciando a piacermi. Un abbraccio forte a te.

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