lunedì 23 gennaio 2012

Livello 2

S
uccede che non ho poi molto da dire come oggi e poi finisco con dissertare di vita. Limitarmi ad una minuziosa cronaca del quotidiano mi pare davvero di poca utilità. Dal lavoro non sto apprendendo nulla che sia applicabile alla vita reale, o almeno nulla di più di quanto mi abbia già insegnato. Se dunque lavorare significa ripetere in modo pedissequo procedure informatiche, frasi di cortesia e autografi su svariati fogli, la giornata trascorsa in ufficio perde di ogni rilevanza. Almeno per quanto concerne il mio diario. Sono qui comodamente seduto sulla pelle blu della prima declassata: non ho con me il lettore musicale che per lo meno mi eviterebbe l’agonia delle pubblicità in random sugli schermi della stazione. Sono come le mosche: fastidiose, petulanti, ti girano intorno e non puoi evitarle. Il lunedì è comunque una giornata fondamentale soprattutto per la tecnica con cui decidi di affrontarla. Pur non uscendo da un fine settimana strepitoso, l’impatto con la vita di tutti i giorni è sempre tragico. L’urto per me è sempre doppiamente doloroso, considerando il percorso da compiere. Ma non disserto su treni, autobus eccetera. Sono completamente autonomo: sul lavoro, come nella vita. Raggiungere un tale livello di completezza impone doverosamente di porsi un obiettivo ulteriore. Devo salire più in alto, posso mica accontentarmi? E la domanda è : “Come?” “ Cosa manca ora?”. Sono un uomo che finalmente crede nelle sue potenzialità. Sono un uomo che sempre meno si punisce, sempre più raramente si giudica con la severità di un maestro vecchio stampo. Di rado, ora, nei discorsi che mi riguardano, aggiungo intercalari a sottolineare le mie debolezze. Quel che mi fa sicuramente star bene ora è l’aver raggiunto quel traguardo a cui ambivo sin dall’inizio della mia esperienza Torinese: separare completamente lavoro e vita. Esperienza che mi ha dato molto inizialmente in termini di tecniche ed approcci. Ora però basta. Navigo in acque calme, vivo giornate piuttosto ripetitive, come le pubblicità sui monitor della stazione.E’ finito il tempo delle fasi, ora devo salire. Quale sarà il prossimo livello?
 
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4 commenti:

  1. Ottimo, vedo che il livello è stato superato, lo noto dai tuoi scritti, più tranquilli e positivi. Sotto col prossimo livello allora, sta a te pensare quale sarà.

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  2. Grazie Paolo, sono carico, e mi fa piacere che io riesca a trasmetterlo. Un salutone

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  3. Grande, ti sento "carico" anche se non contento di quello che stai facendo. Credo sia sempre una grossa molla positiva sentirsi in quello stato :)

    Scegli cosa fare, dal punto dove sei.

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  4. Grazie Lorenzo per il tuo commento! Hai ragione, pur non essendo proprio contento di ciò che faccio sento di stare in equilibrio. E sul punto di fare qualcosa che segni un salto di qualità. Non ci penserò su troppo! Un abbraccio.

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